La decisione presa "per proseguire il percorso di riabilitazione avviato dopo l'intervento al cuore". Lo annunciano i suoi legali
Silvio Berlusconi è stato dimesso dal Presbiterian Medical Center della Columbia University di New York, dove era ricoverato in riabilitazione dal 30 settembre per un malore sofferto in fase di atterraggio nella metropoli. Lo hanno annunciato i suoi legali, Federico Cecconi e Franco Coppi. Il certificato di ricovero è stato inserito nella richiesta di "legittimo impedimento" per motivi di salute, rivolto al giudice nell'ambito del procedimento "Ruby ter".
Il gup di Milano, Laura Marchiondelli, ha accolto la richiesta e l'iter processuale riprenderà il 19 dicembre. Da quanto si apprende dall'attestazione medica, Berlusconi soffrirebbe, a seguito dell'intervento al cuore del 14 giugno, di "scompensi pressori" e "flogosi".
"Venerdì 30 settembre il presidente Silvio Berlusconi ha avuto un lieve malore in fase di atterraggio a New York City", ha spiegato in una nota la segreteria di Berlusconi. Il medico curante, professor Alberto Zangrillo, al suo seguito, ha disposto il trasferimento presso il pronto soccorso del Presbyterian Hospital a cui ha fatto seguito ricovero nella medesima struttura ospedaliera. Dopo una serie di approfonditi accertamenti, che hanno escluso problemi di natura cardiovascolare, Berlusconi è stato dimesso nella giornata del 3 settembre con indicazione di rimanere a New York sotto controllo sanitario.
Non si conoscono dunque con precisione i tempi della permanenza del leader di Forza Italia nella Grande Mela. Il programma originario della visita prevedeva un soggiorno almeno fino a mercoledì compreso, ma Berlusconi potrebbe rientrare anche martedì senza escludere qualche incontro di lavoro e a livello politico, con uno sguardo alle prossime elezioni presidenziali negli Usa.