Maltrattava anziani, direttrice Rsa ai domiciliari a Catania
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Gli anziani venivano ripresi mentre dormivano o erano in stato di incoscenza: gli scatti finivano su Instagram e WhatsApp
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Un operatore socio sanitario di 30 anni il servizio alla casa di riposo "Monumento ai caduti" di San Donà di Piave (Venezia) ha patteggiato un anno di reclusione per aver scattato foto ai pazienti anziani che accudiva mentre dormivano o erano incoscienti. Gli scatti poi finivano sui social network, nello specifico su Instagram e in una chat privata di WhatsApp denominata "Sballati on the road".
A finire online le immagini di diciassette anziani, alcuni ormai deceduti, tutti ricoverati nella Rsa di San Donà di Piave. Per il pm le immagini e video erano "attinenti alla vita privata degli anziani e di malati terminali". Le vittime erano state fotografate "mentre erano allettate, in abbigliamento da notte o seminudi e, in alcuni casi, incoscienti o semincoscienti". Gli episodi contestati sarebbero andati avanti per tutto il 2020 e fino a maggio 2021. La scoperta si deve a un amico dell'operatore socio sanitario che si era accorto delle immagini conservate nella memoria del cellulare dell'uomo e aveva deciso di denunciare.
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Sull'operatore sanitario pendeva una seconda accusa, nello specifico l'aver rubato dalla farmacia della Rsa alcuni farmaci trovati in casa durante la perquisizione dei carabinieri che stavano indagando sulle fotografie. L'uomo era stato sospeso dal lavoro già durante la fase delle indagini.