Po, torna l'incubo siccità
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E' ben visibile dallo spazio la "fatica" del fiume nell'immagine ripresa dal satellite Sentinel-2 di Copernicus. Ma preoccupano anche i laghi
La siccità di questo febbraio richiama quella dell'agosto 2022, solo che siamo in inverno e non piove e non nevica abbastanza. La sete d'acqua non si fa sentire solo sui campi, visto che sta cominciando a toccare anche l'uso potabile, con l'invio di autobotti in alcuni comuni del Piemonte. Il Po è già in secca, i grandi laghi del Nord sono mezzi vuoti, il livello del Garda ai minimi storici.
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Il Po visto dallo spazio - E' ben visibile allo spazio la sofferenza che sta vivendo il fiume Po, l'acqua sembra farsi strada a fatica tra i sabbioni a nord di Voghera (Pavia), nell'immagine ripresa dal satellite Sentinel-2 di Copernicus, gestito da Agenzia spaziale europea (Esa) e Commissione europea. Il segretario generale dell'Autorità di bacino distrettuale del Po , Alessandro Bratti, esprime "preoccupazione per la prossima stagione irrigua".
La secca del fiume - I tre mesi invernali stanno in sostanza confermando il trend arido del 40 e più per cento di acqua che manca all’appello. Così, dopo le immagini terribili dell’estate scorsa, con un Po quasi del tutto prosciugato, ora la siccità torna a livelli record. A preoccupare è soprattutto al Nord-Ovest, dove il grande fiume è già in secca.
L'allarme della Coldiretti - Secondo i dati resi noti dalla Coldiretti, il Po si trova a -3,2 metri rispetto allo zero idrometrico al Ponte della Becca, in provincia di Pavia. La nuova fase calda e asciutta arriva a colpire un territorio già molto provato da un 2022 eccezionalmente secco: per l’Italia è stato il secondo anno più siccitoso dall’inizio delle registrazioni, quando al Nord-Ovest è mancato all’appello il 42 per cento delle precipitazioni. Gli agricoltori padani hanno paura: siamo alla vigilia della preparazione dei campi per la semina e se le previsioni meteo verranno confermate, mancherà l’acqua per le piante. Per Coldiretti la situazione è peggiore di quella dello scorso anno, quando si è registrato una perdita di almeno 6 miliardi di euro nei raccolti a causa della siccità. Dal grano duro per la pasta alla salsa di pomodoro, dai grandi formaggi (come Parmigiano reggiano e Grana Padano) ai salumi più prestigiosi (prosciutto di Parma e Culatello di Zibello) fino alla frutta e alla verdura, la produzione nella Pianura Padana rappresenta la punta di diamante dell’alimentare in Italia e nel mondo e con il Po a secco, precisa l‘associazione, si rischia un terzo della produzione del Made in Italy a tavola.
Anche i laghi preoccupano - In sofferenza anche tutti gli altri corsi d’acqua del Nord Italia e i grandi laghi: la percentuale di riempimento del lago di Como è ad appena del 20 per cento. E con il livello del Garda è già ai minimi storici.
Venezia soffre per la bassa marea - I canali interni di Venezia sono ridotti a stradine melmose, barche ormeggiate in secca, le antiche fondamenta dei palazzi a vista, anche lungo il Canal Grande. L'eccezionalità del fenomeno, spiegano dal centro previsioni maree comunale, non è tanto nelle misure sotto lo zero mareografico (-60 centimetri nei giorni scorsi) quanto nella sua durata. I guai più seri si stanno presentando per i servizi di emergenza, come le idroambulanze del Suem 118, che in alcune situazioni, non potendo proseguire nei rii senz'acqua, hanno dovuto fermarsi prima della destinazione.