Non solo non vorrebbe comunicare con i parenti, ma rinuncerebbe persino all'ora d'aria
Si è votato al silenzio e alla lettura della Bibbia. Nel carcere spagnolo di Zuera dove risiede da due settimane, dopo l'arresto nella regione di Saragozza, sarebbe avvenuto il brusco cambio di abitudini per Igor il russo, il soprannome con cui è conosciuto Norbert Feher, il presunto killer del barista di Budrio Davide Fabbri e della guardia ecologica volontaria Valerio Verri.
Secondo quanto riportato da giornali spagnoli, ripresi dal "Resto dal Carlino", l'assassino arrestato anche per gli omicidi di due agenti della Guardia Civil e di un allevatore, in cella non aprirebbe bocca. Non solo non vorrebbe comunicare con i parenti, ma rinuncerebbe persino all'ora d'aria. L'unica attività che lo occupa per tutta la giornata sarebbe la lettura delle Sacre Scritture.
Recluso da due settimane, da allora è ospitato in una piccola cella all'interno di un reparto di isolamento dove ci sono altri 23 detenuti. Nella stanza c'è una sola finestra che non si può aprire. Il letto è fissato alla parete e il personale del carcere controlla il prigioniero da uno spioncino. Ogni giorno la cella viene perquisita.
Ha scelto di non commentare tali notizie sulla vita da "eremita" nel carcere di Saragozza Francesca Verri, figlia di Valerio, la guardia ecologica volontaria uccisa da Norbert Feher l'8 aprile nel Ferrarese. "Meglio tacere": questo il suo lapidario post comparso su Facebook.