TRAGEDIA VIADOTTO MORANDI

Crollo ponte Genova, gli sfollati dovranno continuare a pagare il mutuo

Non è una fregatura, bensì quanto prevede il nostro ordinamento: il debito va saldato anche se l'edificio non esiste più

27 Ago 2018 - 20:44
 © tgcom24

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Le (circa) 300 famiglie che hanno perso la casa a causa del crollo del ponte Morandi a Genova non riceveranno sconti: dovranno comunque pagare il mutuo. Sembra una fregatura, ma in realtà è quello che prevede il nostro ordinamento. E non esistono eccezioni nemmeno in casi di eventi naturali imprevedibili, a meno che non si abbia una qualche forma di copertura assicurativa. Questo perché il mutuo è la restituzione di una cifra che una banca ha già consegnato a un’altra banca. Il debito va dunque saldato anche se l’edificio non esiste più.

"L'obbligo di restituzione è quindi indipendente rispetto alla perdurante esistenza del bene che si è acquistato impiegando la somma mutuata; nel caso che ci occupa, dunque, il mutuatario rimane obbligato a provvedere al pagamento delle rate di mutuo anche nell'ipotesi di perimento totale del bene dell’immobile", ha spiegato a La Repubblica Aldo Bissi, collaboratore di Ridare, portale che si occupa di tematiche in materia di risarcimento del danno e responsabilità civile. Nel caso in cui i cittadini coinvolti decidessero di non pagare più il mutuo "la banca potrebbe rivalersi su eventuali altri beni del debitore o sulle sue fonti di reddito (per esempio pignorando lo stipendio)". Nessun vantaggio nemmeno per chi ha stipulato determinati pacchetti assicurativi, se non per quella che copre il rischio di "perimento" totale dell'immobile.

I principali istituti bancari hanno però voluto aiutare le famiglie sfollate. Carige e Unicredit, ad esempio, hanno concesso la sospensione dei pagamenti ai proprietari delle case danneggiate per 12 mesi, terminati i quali le famiglie dovranno chiaramente tornare a pagare. Solo il governo potrebbe "porre rimedio" alla situazione, approvando una misura che preveda l’annullamento dei mutui per le case delle famiglie sfollate.

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