Le questioni che ancora non trovano risposta e che dovranno essere chiarite
© ansa
Ci sono molte domande a cui si spera che il comandante e i governi greco in primis ma anche quello italiano dovranno dare risposte. Perchè qualcuno alla fine dovrà pur prendersi la responsabilità di quello che è successo e magari offrire quelle spiegazioni che serviranno per dare una giusta sepoltura ai morti.
Innanzitutto la domanda più banale: perché è scoppiato l'incendio? La prima ipotesi è che sia partito dalla stiva dove si trovavano i camion, ma ancora non è chiaro perché sia scoccata la scintilla. A bordo c'erano 128 camion e una novantina di autovetture. Non sembra probabile una autocombustione delle cisterne che trasportavano oli vegetali. E se qualche clandestino avesse acceso un fuoco per scaldarsi?
Poi la questione dell'allarme: i passeggeri dicono di aver sentito uno scoppio alle 4 del mattino circa, ma nessuno ha dato l'allarme. Anche questo andrà verificato.
Perché non sono intervenute le autorità albanesi?La nave era a sole 12 miglia da Valona invece i soccorsi sono arrivati da Gallipoli e Otranto ben più distanti. Non si capisce. Viste inoltre le pessime condizioni meteo che hanno reso difficoltoso persino l'arrivo di navi ed elicotteri della nostra Marina militare che poi, per fortuna, ha svolto un lavoro egregio nel salvare centinaia di vite umane.
Poi le domande più gravi: quanti erano i passeggeri effettivamente a bordo? Quanti i clandestini? E perché sono riusciti a salire?
Infine c'è la questione della sicurezza. Il traghetto dai controlli del Paris Mou, l'ente che controlla lo stato "di salute" delle navi nei porti, risultava autorizzato a partire ma con l'obbligo di mettere mano alle dotazioni di sicurezza per sanare sei carenze, la più importante delle quali il malfunzionamento di una delle porte anti incendio, la mancanza di alcune luci di emergenza e altri dettagli che non sembrerebbero però di grande importanza, visto che difatti il Norman Atlantic era stato autorizzato a partire senza problemi, con l'obbligo però di risolvere le deficiencies entro due mesi.