A rivelarlo è un’indagine svolta dalla Coldiretti e dall’istituto Ixè
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Circa sei milioni di italiani hanno deciso di recarsi nelle zone del centro Italia colpite dal terremoto per trascorrere qualche giorno di vacanza o per fare una breve visita. E’ questa la buona notizia che emerge da un’indagine Coldiretti/Ixè presentata durante l’incontro, tenutosi ad Amatrice, con centinaia di agricoltori. A quasi un anno di distanza dalle prime scosse, dunque, nell’area colpita dal sisma si intravedono i primi segnali di ripresa economica grazie al turismo.
Per l'associazione degli agricoltori è "un segnale importante che si è manifestato anche con dimostrazioni concrete di solidarietà da parte di clienti storici e non negli agriturismi e nelle altre strutture ricettive e di ristorazione". Secondo i dati del report "il 32% dei turisti ha scelto di rimanere" nelle zone colpite dal terremoto "per uno o due giorni, il 27% per tre o quattro giorni, il 14% per cinque o sei giorni e il 16% per una settimana o più; mentre l’11% dei visitatori ha deciso di non pernottare".
"La situazione resta però difficile", spiega la Coldiretti. "Le presenze sono ben al di sotto degli anni precedenti il sisma. A pesare è l’abbandono forzato delle popolazioni, che ha fatto venire meno la clientela, mettendo in grave difficoltà le aziende agricole che non hanno più mercato locale per i propri prodotti".