I legali del sindaco della Capitale replicano alla decisione del gip di non procedere all'archiviazione per l'accusa di abuso d'ufficio alla loro assistita
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"Virginia Raggi è estranea ai fatti e l'iter per l'approvazione del progetto dello Stadio della Roma fu all'epoca rimandato e, dopo l'arresto di Parnasi, sospeso per consentire ulteriori approfondimenti". E' quanto si legge in una nota degli avvocati Emiliano Fasulo e Alessandro Mancori, legali del sindaco di Roma, in merito alla decisione del gip di non procedere all'archiviazione per l'accusa di abuso d'ufficio alla loro assistita.
Il gip: no ad archiviazione, Raggi resta indagata" - Il gip ha respinto la richiesta di archiviazione delle indagini da parte della procura di Roma nei confronti della sindaca di Roma, Virginia Raggi, che risulta indagata per abuso d'ufficio dopo un esposto presentato nel giugno scorso dall'architetto e urbanista Francesco Sanvitto. Sotto accusa la procedura con la quale il Comune avrebbe deciso di dare visibilità al progetto del nuovo stadio della Roma, da realizzare sui terreni di Tor di Valle. Secondo la denuncia, il masterplan ha avuto il vaglio della giunta ma manca quello in consiglio comunale. Per il gip le indagini vanno maggiormente approfondite. Lo riportano oggi alcuni quotidiani.
La precisazione dei legali - "In riferimento alle inevitabili strumentalizzazioni giornalistiche apparse sui quotidiani a seguito della richiesta del gip di indagini suppletive alla Procura di Roma, già convinta dell'assenza di dolo nella condotta del sindaco di Roma in riferimento all'iter amministrativo seguito nell'ambito dei lavori conclusivi per l'approvazione definitiva del 'Progetto Stadio in località Tor di valle', si ribadisce convintamente la totale estraneità della nostra assistita alla vicenda", si precisa nella nota.
Secondo i due avvocati, "emerge in maniera intellegibile che il passaggio in Consiglio Comunale per la definitiva approvazione del progetto, dopo i rilievi della Conferenza dei Servizi e l'approvazione della variante urbanistica, fu all'epoca esclusivamente rimandata (ed è infatti in programma prima dell'estate), proprio per consentire a chiunque interessato, compresa l'associazione dal querelante Sanvitto, di proporre le proprie deduzioni".
I legali sottolineano che si "decise di applicare una procedura ordinaria a garanzia e nel rispetto della fase pubblicistica e nel rispetto di buon andamento dell'azione amministrativa, compreso il principio della partecipazione e trasparenza dell'azione amministrativa".
Con l'arresto del costruttore Parnasi " si sospese l'iter di approvazione rendendo opportuni ulteriori approfondimenti". Conclusa positivamente la due diligence sull'iter amministrativo "a breve ci sarà il passaggio obbligatorio in Consiglio Comunale".