Lo stesso vale per il rischio chimico dovuto a sostanze tossicheancora presenti a bordo della Tiangong 1, in caduta sulla Terra: è molto difficile che ne arrivi anche una piccolissima frazione.
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La probabilità di essere colpiti da un frammento della stazione spaziale cinese Tiangong 1, alla deriva dal 2016 e prossima al rientro sulla Terra, è minuscola, pari a 1 su 100.000 miliardi. Lo stesso vale per il rischio chimico dovuto a sostanze tossiche ancora presenti a bordo, come l'idrazina: è molto difficile che ne arrivi a terra anche una piccola frazione. Lo afferma il Laboratorio di Dinamica del Volo Spaziale del Cnr di Pisa.
Gli esperti del Consiglio Nazionale delle Ricerche in questi giorni stanno monitorando la stazione spaziale cinese in vista del suo imminente impatto nell'atmosfera.
I frammenti in grado di sopravvivere alle proibitive condizioni del rientro precipiteranno su un'area di forma più o meno rettangolare, lunga fra 800 e 2.000 chilometri e larga circa 70 chilometri.
La probabilità che i frammenti cadano tutti in mare è del 62%, mentre quella che il rientro avvenga nella fascia di latitudine compresa tra 35 e 43 gradi Nord, che comprende anche l'Italia, si aggira intorno al 18%.
Nelle ultime 36 ore, con l'approssimarsi del definitivo rientro sulla Terra della Tiangong 1, si potrà cominciare a escludere progressivamente aree del pianeta sempre più vaste sperando di eliminare alla fine oltre il 97% delle zone inizialmente considerate a rischio. In questo modo, per esempio, l'Italia potrebbe essere definitivamente esclusa diverse ore prima dell'impatto.
Sulla Tiangong 1 sono ancora presenti circa 3,5 quintali di propellente e, nel caso improbabile che si verifichino delle esplosioni ad alta quota durante il rientro, alcuni frammenti potrebbero essere proiettati su un'area anche più vasta.