"Giovanni - racconta la donna - mi disse che il divano bisognava buttarlo proprio perché aveva visto la presenza del maligno"
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"Vedeva demoni dovunque, anche a casa mia. Mi diceva che il mio divano era pieno di demoni e che era opportuno disfarsene". Lo afferma un'amica di Antonella Salamone, la donna uccisa assieme ai suoi figli dal marito, Giovanni Barreca, ad Altavilla, nel Palermitano. "Giovanni - prosegue la donna - mi disse che il divano bisognava buttarlo proprio perché aveva visto la presenza del maligno".
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Intanto è terminata presso il carcere "Pagliarelli" Palermo, l'udienza di convalida del fermo del muratore di 54 anni che ha sterminato la sua famiglia ad Altavilla Milicia. La gip si è riservata la decisione sulla convalida del fermo di Barreca. "L'uomo - spiega il legale - era molto nervoso e provato e si è avvalso della facoltà di non rispondere". Stessa scelta per i suoi due complici Sabrina Fina e Massimo Carandente.
"Il mio cliente, che oggi si è avvalso della facoltà di non rispondere nel corso dell'interrogatorio di garanzia, è sotto shock. Non si rende conto di quel che è accaduto. Mi ha ripetuto che vuole bene alla sua famiglia", ha precisato, al termine dell'udienza di convalida dei fermi, l'avvocato Giancarlo Barracato. "Nell'abitazione in cui sono avvenuti i fatti - ha aggiunto - continuano gli accertamenti. Avremo modo nei prossimi giorni di capire meglio".
"Barreca - ha spiegato - sembra non capire quel che è successo. E' una persona profondamente provata. Mi ha raccontato cose della sua famiglia e sostiene di aver fatto gli interessi dei suoi cari"."Non si può parlare di pentimento - ha concluso - proprio perché non capisce cosa è accaduto. Sorvola sui fatti".