Il gip di Termini Imerese parla di "fratelli di fede a conoscenza della situazione del nucleo familiare preso di mira". Forse sapevano che nella villetta si svolgevano torture ed esorcismi
Per gli inquirenti l'esistenza di una setta dietro la strage di Altavilla è ormai una certezza. Il gip di Termini Imerese, che ha messo in carcere Giovanni Barreca e i due complici con cui ha torturato e ucciso due dei suoi tre figli e la moglie, parla infatti di "una connotazione criminale più ampia" e di "fratelli di fede a conoscenza della situazione del nucleo familiare preso di mira". Nei telefoni e pc di Barreca, del mental coach Massimo Carandente e della sua compagna, Sabrina Fina, gli inquirenti hanno individuato i nomi di una decina di adepti.
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I dieci fanatici religiosi che sarebbero coinvolti, scrive il "Corriere della Sera", nella chiesa frequentata a Palermo vengono chiamati dagli altri fedeli "canne dimenate dal vento", gente che segue i culti per un po', non lega con nessuno e poi si dilegua. Il gip li definisce "gruppo religioso", "fratelli di fede" che sapevano perfettamente cosa succedeva nella villetta di Altavilla, teatro dei riti di esorcismo.
Per gli inquirenti resta da capire se tutti questi adepti si limitassero alla preghiera per la famiglia Barreca o se sapessero che in quella casa venivano praticate le violenze e le torture che sono poi sfociate negli omicidi della moglie del muratore, Antonella Salamone, e dei suoi due figli maschi, Kevin ed Emanuel.
Nessuno è ancora stato ascoltato: gli inquirenti sono ancora nella fase di esame di telefonini e pc. E poi, ci sono le parole di Miriam Barreca, l'unica figlia ancora in vita, che ha ammesso di aver partecipato alle torture e agli esorcismi, in carcere come il padre per omicidio aggravato e soppressione di cadavere. Agli investigatori la ragazza ha raccontato che "Massimo e Sabrina", la coppia complice del padre, "ci avevano detto che domenica saremmo dovuti andare nella loro chiesa per testimoniare. Credo a Termini Imerese".
I carabinieri hanno inoltre scoperto che la ragazza per diversi giorni avrebbe risposto via smartphone agli amici del fratello Kevin per evitare che questi sospettassero qualcosa sulla sorte del 16enne.
Deliranti le parole di Giovanni Barreca: "Mia moglie non ce l'ha fatta, è stata vinta dal diavolo. Così come i miei figli. Per fortuna sono arrivati Massimo e Sabrina". E' quanto ha detto al suo difensore, che lo descrive come "in una situazione di delirio costante". Il muratore di Altavilla continua ha dichiarare di aver lottato contro il demonio che si era impossessato di moglie e figli. Si sospetta che sia uno stratagemma per fingersi pazzo e l'avvocato chiederà una perizia psichiatrica. Intanto i complici continuano a dichiarare di essere innocenti.