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Condannato per la strage di Bologna del 2 agosto 1980, Paolo Bellini è una persona che, "di fronte alla prospettiva di dover scontare l'ergastolo e non poter dare corso ai propri sentimenti di vendetta, è sicuramente pronto a rendersi irreperibile e garantirsi così la libertà". Lo scrive il tribunale del Riesame di Bologna, che ha confermato il carcere per l'ex di Avanguardia Nazionale, per il rischio che commetta reati contro l'ex moglie e il figlio del giudice che lo ha condannato. È stato inoltre segnalato il pericolo di fuga, come chiesto dalla Procura generale: l'uomo può infatti contare su "contesti strutturati" che "già in passato gli hanno garantito latitanza, per sottrarsi ai rigori della legge".