La vicina di casa: "Per quell'uomo i gatti erano il diavolo, una volta me lo aveva scritto in un messaggio sul telefono. Io ne ho settanta". Due parenti della donna: "In casa litigavano"
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Antonella Salamone, uccisa dal marito Giovanni Barreca assieme ai due figli di 5 e 16 anni ad Altamura (Palermo), aveva riferito di violenze subite. Lo ha spiegato una vicina di casa, Pascale Ballof. "Mi raccontava che lui la picchiava. Lei non stava bene qui, voleva tornare a Novara. Era una persona gentile. Pensavo magari che Antonella un giorno lasciasse il marito e non che facesse questa fine", ha detto la vicina.
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Anche la zia e la nonna della donna hanno spiegato che in quella famiglia "non c'era una situazione serena" e che "litigavano". "Avevano problemi economici", hanno raccontato la zia Salvina Licata e la nonna Elisabetta Cassano, ricordando che la famiglia abitava ad Altavilla Milicia da circa cinque anni. E la nonna: "Ero stata da loro per qualche giorno, ho visto che litigavano a volte e me ne sono andata". Prima i coniugi con i figli risiedevano a Novara, dove da molti anni vivono alcuni parenti dell'uomo.
Resta la più accreditata, secondo gli inquirenti, la pista della setta religiosa. Tra i sospetti, secondo chi indaga, c'è quello che l'uomo possa aver agito anche per adesione a eventuali sette o gruppi di fanatici.
E ancora, la vicina ha aggiunto: "Per Giovanni Barreca i gatti erano il diavolo, me lo scrisse in un messaggio ricevuto con il telefonino. Io amo i gatti, a casa mia ne ho settanta. Avevo paura per i miei animali". Dopo aver appreso della strage, la donna si è subito precipitata nella sua villetta ad Altavilla. Quando è arrivata, ha trovato la porta di casa sua forzata. "I carabinieri mi hanno detto che sono entrati in casa mia la scorsa notte perché sentivano dei lamenti, ma era la mia gatta in calore - ha poi spiegato -. Ho trovato dentro casa un disastro. Hanno rovistato persino nelle lettiere, 15 gatti sono scappati e non si trovano più. Hanno controllato pure dentro il freezer e si sono insospettiti perché hanno trovato un gatto congelato, è stato l'Istituto zooprofilattico di Palermo a chiedermelo per poter effettuare degli esami e ho spiegato che posso dimostrarlo con i documenti".
La donna ha quindi protestato per i danni subiti nella sua villetta e ha chiarito: "Mi hanno detto che saranno riparati". Nel giardino ha realizzato una piccola oasi per i gatti che vivono in piccole strutture: "Me ne prendo cura ogni giorno, amo questi animali".
Barreca è originario di Palermo, mentre la moglie era nata ad Aragona (Agrigento). Con la famiglia fino a qualche tempo fa aveva vissuto anche la madre malata di lui, ora in una casa di cura a Palermo.