Strage Paderno Dugnano, i funerali delle tre vittime
© Ansa
© Ansa
Il vescovo di Milano, durante l'omelia, ha immaginato con quali parole Dio possa aver accolto padre, madre e figlio 12enne. Sui manifesti una frase di Jim Morrison. Un uomo ha interrotto la celebrazione.
Migliaia di persone hanno partecipato ai funerali delle vittime della strage di Paderno Dugnano compiuta il 2 settembre dal 17enne che ha ucciso a coltellate il padre, la madre e il fratellino di 12 anni nella loro abitazione. Le esequie, celebrate dall'arcivescovo di Milano Mario Delpini, si sono svolte nella chiesa Santa Maria Nascente. Il vescovo ha immaginato come Dio possa avere accolto padre, madre e figlio. Sul manifesto mortuario una frase di Jim Morrison: "Nessuna notte buia potrà impedire al sole di sorgere".
© Ansa
© Ansa
Palloncini azzurri e fiori bianchi all'ingresso della chiesa per l'ultimo saluto. La folla di partecipanti in un primo momento è stata tenuta fuori per lasciare entrare i parenti e permettere loro di raccogliersi intorno alle bare. Un impianto di amplificazione audio ha permesso di seguire la messa anche a chi non ha trovato posto in chiesa. A Paderno Dugnano, per il giorno del funerale, sono state sospese tutte le manifestazioni. Negli edifici pubblici le bandiere sono a mezz'asta.
Una celebrazione piena di momenti di commozione, interrotta solo dall'intervento di un uomo, che durante il funerale è salito sul pulpito della chiesa e rivolgendosi all'arcivescovo ha detto: "Cardinale ho io la soluzione per fermare questa emorragia, per chi uccide le donne. Bisogna trasformarli in pezzi di ricambio". La persona è stata subito bloccata dai carabinieri e accompagnata fuori.
Mi immagino che, accogliendo il 12enne, "il Signore Dio gli abbia detto 'perché sei qui, così giovane? Da dove vieni? Che cosa sono queste ferite? Che cosa è stato della tua vita?'". È iniziata così l'omelia di Delpini che ha poi aggiunto: "Di fronte all'incomprensibile tragedia la parola del Signore ci aiuta a decifrare l'enigma e a raccogliere da loro (le vittime ndr) il cantico della vita e della speranza giovane di un fratello, l'intensità dell'amore misterioso di una mamma e la responsabilità della parola vera di un papà".
Durante l’omelia l'arcivescovo ha immaginato l'incontro tra Dio e i tre. "Non ho potuto, non ho voluto difendermi, pur essendo forte non ho usato la forza", avrebbe potuto dire per esempio il padre, secondo Delpini. Allo stesso modo la madre potrebbe essersi interrogata sul mistero "su quel buio impenetrabile in cui si accende una luce e dove mamma abita il mistero ed è solo capace di amare", ha detto ancora l'arcivescovo.
Ricordando nuovamente il 12enne ucciso si è poi soffermato sulla brevità della sua vita spezzata dal fratello maggiore. "Mio fratello mi ha impedito di diventare grande e inseguire sogni, ma continuo a vivere in questa gloria della tua casa - potrebbe aver detto secondo Delpini di fronte a Dio -, io voglio stargli vicino sempre, io voglio consolare le sue lacrime, voglio calmare i suoi spaventi, voglio sperare con lui e per lui".