© Ansa
© Ansa
Solo uno dei lavoratori risulta ancora disperso
© Ansa
© Ansa
I sommozzatori dei vigili del fuoco hanno individuato i corpi di tre dei quattro dispersi nella strage di Suviana, teatro della tragedia alla centrale idroelettrica Enel. Il bilancio è salito così a sei vittime. I soccorritori hanno riportato scenari da incubo: "Uno degli interventi più difficili che sia stato chiamato a gestire nella mia carriera", ha affermato Giuseppe Petrone, responsabile nazionale del servizio sommozzatori dei Vigili del fuoco e che coordina tutte le squadre di soccorso. I suoi uomini procedono sott'acqua e al buio. Come dopo il disastro della Costa Concordia. "Ho visto pareti spesse un metro e 80 letteralmente sfondate come fossero di cartongesso. L’esplosione deve essere stata tremenda", ha aggiunto il comandante dei sommozzatori della Gdf di Rimini, Giovanni Cirmi.
I sommozzatori hanno individuato un nuovo corpo. Si tratta della sesta vittima della strage del bacino di Suviana. E' Alessandro D'Andrea, 37 anni, tecnico specializzato originario di Forcoli, un paese della provincia di Pisa, dove ha risieduto fino a tre anni fa prima di trasferirsi in Lombardia, insieme alla compagna, anche lei originaria della provincia di Pisa, per lavorare per la Voith di Cinisello Balsamo (Milano). Solo uno dei lavoratori risulta ancora disperso.
"Lo scoppio è avvenuto tra il piano -8 e -9 e c'è stato un parziale crollo del solaio e in parte è ancora in bilico". Lo ha detto Giuseppe Petrone, responsabile servizio sommozzatori dei vigili del fuoco.
"Stiamo facendo monitoraggi dell'acqua in sito (nella centrale) e nel lago: sono importanti perché il bacino di Suviana approvvigiona quello metropolitano di Bologna. In sito da Arpae sono stati rilevati idrocarburi e sono in corso le esportazioni di oli in superficie. Nel lago è stata rilevata presenza di idrocarburi riconducibili alle prime operazioni compiute da vigili del fuoco dopo l’incendio ed esplosione e la attribuiamo a questo, dal centro del lago le rilevazioni sono nella norma". Lo ha detto l'assessore regionale alla Protezione civile Irene Priolo durante la conferenza stampa alla centrale idroelettrica di Bargi. "Al momento - ha aggiunto - non c'è un problema di sicurezza per acqua idroportabile. I monitoraggi saranno costanti".
"Non c'è nessuna catena di subappalti. Le aziende hanno scelto in autonomia. Non meritiamo questo tipo di affermazioni". Lo ha detto l'amministratore delegato di Enel Green Power, Salvatore Bernabei, durante il punto stampa.
I sommozzatori hanno individuato anche il corpo del secondo disperso al nono piano sotterraneo. Si tratta della quinta vittima della strage. Lo ha confermato il capo dei vigili del fuoco Carlo D'Alloppio.
Alla centrale idroelettrica di Bargi "la prima priorità è la ricerca dei dispersi. Non ci siamo fermati un attimo e non ci fermeremo". Lo ha detto il capo della
Protezione civile nazionale Fabrizio Curcio. "Lo scenario è molto complesso, è una di quelle situazioni che ha richiesto l'attivazione di tutti i livelli di protezione civile. È uno scenario insolito con l'esplosione e i solai compromessi e le macerie. Questo ha richiesto la necessità di attivare tutto il sistema ma è un momento di condivisione con tutte le strutture operative", ha aggiunto.
"Ci sono accertamenti in corso sugli appalti e i subappalti, abbiamo dato una delega per questo. Non è che il subappalto di per se stesso è un problema, è una figura giuridica prevista dal codice civile a cui tradizionalmente si ricorre per avere personalità specifiche. Non deve essere vista in ottica pregiudizialmente negativa, lo sguardo verso le competenze non deve essere ideologico. Qui noi valuteremo le condizioni delle ditte e se dal punto di vista normativo, di prevenzione e infortunistica è stato fatto tutto". Lo ha detto il procuratore capo di Bologna Giuseppe Amato, nel corso di un punto stampa sulla strage di Suviana.
È stato individuato dai sommozzatori dei vigili del fuoco il corpo di uno dei quattro dispersi nella strage di Suviana. La vittima, la quarta individuata, non è stata ancora estratta.
"Queste tragedie continuano ad accadere tutti i giorni, questo sciopero che avevamo proclamato sui temi della sicurezza dimostra la necessità di intervenire per bloccare questa guerra civile, c'è una strage di cui questo Paese deve prendere atto, servono misure immediate che siano in grado di fermare questa mattanza". Lo ha detto il leader della Uil Pierpaolo Bombardieri, a margine di un'assemblea per lo sciopero, a proposito dell'esplosione di Suviana e sottolineando la necessità di intervenire sui subappalti. "Cosa bisogna fare per avere nei subappalti pritati le regole per i pubblici? Quanti morti dobbiamo vedere ancora?".
Sulla tragedia di Suviana "bisognerà chiarire davvero quello che è successo, in merito anche alla sicurezza sul lavoro. Al di là del caso specifico, sul quale ci sarà l'inchiesta e sul quale non posso esprimere alcuna opinione, certamente un'opinione la dobbiamo esprimere sul fatto che l'Italia rispetto a molti paesi europei, in particolare quelli del Nord, ha un tasso molto più elevato di incidenti sul lavoro e di morti". Lo ha detto il ministro dell'Ambiente, Gilberto Pichetto
Alla centrale idroelettrica di Bargi sul lago di Suviana, nel Bolognese, per le attività di ricerca dei quattro dispersi "il problema è l'inquinamento dell'acqua. Principalmente la notte è stata dedicata alla bonifica da uno strato di acqua che invade i locali dove è avvenuto lo scoppio: in particolare sono stati rimossi quasi totalmente gli olii e gli idrocarburi presenti in superficie". Lo ha detto il luogotenente, Duilio Lenzini del centro Carabinieri Subacquei di Genova.
"Questi sono morti di appalto". Lo ha detto Michele Bulgarelli, segretario della Cgil di Bologna, durante lo sciopero generale per dire basta alle morti sul lavoro dopo la strage della centrale di Bargi. "E' il giorno della rabbia, perché dopo lo sgomento penso che sia assurdo e inaccettabile, indegno di un Paese civile anche il comunicato e la conferenza stampa di Enel Green Power. La deresponsabilizzazione della filiera degli appalti fa sì che si elenchino tre o quattro aziende, ma oggi non non abbiamo notizia formale, ufficiale da parte dell'azienda su quali aziende impiegassero i dipendenti" deceduti, dispersi e feriti gravi.
Proseguono nella centrale idroelettrica di Bargi, in provincia di Bologna, le complesse operazioni dei sommozzatori dei vigili del fuoco per la ricerca dei 4 dispersi dopo l'esplosione avvenuta due giorni fa. Le attività al momento non hanno ancora dato esito positivo. I soccorritori stanno operando nei piani -8, -9 e -10, nelle quali è impiegato un dispositivo di soccorso di 100 vigili del fuoco. In via di stabilizzazione l'afflusso d'acqua nei piani allagati della centrale, situazione che ha consentito la ripresa delle operazioni.
Il responsabile nazionale servizio sommozzatori dei vigili del fuoco Giuseppe Petrone racconta al "Corriere della Sera" la terribile esperienza dei suoi uomini nelle ricerche dei dispersi intrappolati nella centrale idroelettrica di Bargi dopo l'esplosione. "Uno degli interventi più difficili della mia carriera - dice -. Qualcosa di simile l'ho visto solo dopo il disastro della Costa Concordia. Si procede al tatto, nel buio e sott'acqua. Si cammina in acqua e, oltre a residui di olio e fanghi, troviamo anche i resti dell'esplosione, lastre di calcestruzzo, tondini in ferro". Impressionante, continua Petrone, il materiale che i suoi uomini si trovano davanti, pesante e difficile da spostare. Per fare due metri, spiega, ci possono volere anche venti minuti. Lo stop ai soccorsi è stato inevitabile perché il livello dell'acqua nei locali continuava a salire. Poi è stato utilizzato anche un robot per le ricerche teleguidate, che ha permesso di ispezionare una parte della centrale difficile da raggiungere per gli uomini. Purtroppo, aggiunge Petrone, nessuna traccia dei dispersi.
La sicurezza sul lavoro è una priorità che questo governo si è posta fin dall'inizio. Siamo già intervenuti aggiungendo 1600 ispettori del lavoro a quelli che c'erano e raddoppiando a 1 miliardo e mezzo di euro i fondi Inail per la salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, e per la prevenzione". Così, in un'intervista a Qn, il ministro del lavoro Marina Calderone.
Il comandante dei sommozzatori della Guardia di finanza di Rimini, Giovanni Cirmi, dice a "Repubblica" di aver visto "pareti spesse un metro e 80 letteralmente sfondate come fossero di cartongesso. L’esplosione deve essere stata tremenda". Racconta di essere sceso con i suoi uomini a ispezionare i locali, di aver trovato rottami dappertutto e di aver visto solo pochissime mura integre. "Temo che per le persone investite dallo scoppio e dalle fiamme non ci sia stato scampo - osserva -. Le parti metalliche della turbina sono state proiettate in ogni direzione. Non avevo mai visto una cosa del genere, deve essere stato spaventoso".
"Nella produzione elettrica totale, la centrale del Brasimone conta davvero poco. Quindi per l'approvvigionamento non ci saranno problemi. Allo stesso tempo, però, un incidente gravissimo come questo impedirò nell'immediato di fare nuovi impianti. Ed è un problema". A dirlo, in un'intervista a QN, Davide Tabarelli, presidente e fondatore di Nomisma Energia. "La centrale vicina saranno ferme per parecchi mesi, forse anni. Saranno coinvolte da una manutenzione straordinaria che durerà parecchio tempo"