"ADOTTARE RIFORME"

Strasburgo: "Dare ai figli il solo cognome della madre è un diritto"

La Corte europea dei diritti dell'uomo bacchetta l'Italia: "Si adegui e adotti riforme legislative o di altra natura per rimediare alla violazione riscontrata". La famiglia: "Un passo avanti verso il progresso"

07 Gen 2014 - 19:22
 © lapresse

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I genitori devono avere il diritto di dare ai figli il solo cognome materno. Lo ha stabilito la Corte europea dei diritti umani condannando l'Italia per aver negato questa possibilità a una coppia di coniugi che ne aveva fatto richiesta per la figlia. Nella sentenza, che diverrà definitiva tra 3 mesi, i giudici indicano che l'Italia "deve adottare riforme" legislative o di altra natura per rimediare alla violazione riscontrata.

A fare ricorso alla Corte di Strasburgo sono stati i coniugi milanesi Alessandra Cusan e Luigi Fazzo, cui lo Stato italiano ha impedito di registrare all'anagrafe la figlia Maddalena, nata il 26 aprile 1999, con il cognome materno anziché quello paterno.

La coppia che sin da allora si è battuta per vedersi riconosciuto questo diritto, ha vinto a Strasburgo. I giudici della Corte hanno infatti condannato l'Italia per avere violato il diritto di non discriminazione tra i coniugi in congiunzione con quello al rispetto della vita familiare e privata.

In particolare, i giudici sostengono che "se la regola che stabilisce che ai figli legittimi sia attribuito il cognome del padre può rivelarsi necessaria nella pratica, e non è necessariamente una violazione della convenzione europea dei diritti umani, l'inesistenza di una deroga a questa regola nel momento dell'iscrizione all'anagrafe di un nuovo nato è eccessivamente rigida e discriminatoria verso le donne".

Nella sentenza i giudici sottolineano anche che la possibilità introdotta nel 2000 di aggiungere al nome paterno quello materno non è sufficiente a garantire l'eguaglianza tra i coniugi e che quindi le autorità italiane dovranno cambiare la legge o le pratiche interne per mettere fine alla violazione riscontrata.

La mamma: "Un passo in più verso il futuro" - "Sono ovviamente entusiasta è un altro passo avavnti verso il progresso e servirà soprattutto ai nostri figli". Lo ha affermato Alessandra Cusan, la mamma della piccola Maddalena, che insieme al marito si è appellata alla Corte di Strasburgo dopo il rifiuto dello Stato italiano di concedere il cognome materno alla figlia della coppia.

Letta: "Obbligo adeguare norme" - "La Corte di Strasburgo ha ragione. Adeguare in Italia le norme sul cognome dei nuovi nati è un obbligo". Così il premier, Enrico Letta, su Twitter dà ragione alla Corte europea che si è pronunciata sulla possibilità di scegliere il cognome della madre.

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