Il binario 3 è stato tappezzato frasi provocatorie. Una di queste dice: “In politica ad un uomo scomodo si spara, una donna scomoda viene stuprata"
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La strada che porta al binario 3 della Circumvesuviana di Napoli, dove il 5 marzo scorso una ragazza era stata stuprata da tre giovani, è stata tappezzata di volantini in formato A4. “In questo posto dimenticato da Dio”, si legge su uno di questi, “i vostri figli annoiati e violenti possono scendere in strada e stuprarmi mentre aspetto il treno in banchina”. Un altro recita: “In politica ad un uomo scomodo si spara, una donna scomoda viene stuprata". E ancora: “Come possiamo ambire alla parità dei sessi quando la donna viene ancora vista come un buco dove depositare il proprio sperma?”. Quello che si fa più notare, però, riporta un immagine di Maria Goretti, la santa che a 11 anni fu brutalmente ammazzata durante un tentativo di stupro. “È il modello che ci hanno dato”, c’è scritto sotto questo volantino, "la donna deve resistere fino alla morte, altrimenti è consenziente e complice dello stupratore”. Lo riporta Il Mattino.
I volantini sono comparsi nella mattinata del 12 marzo e sono stati diffusi da un'organizzazione che non ha rivendicato l' azione. “Non si tratta di pubblicità, è pur sempre un gesto non violento. Non c' è necessità di rimuoverli”, fa sapere il personale ferroviario.
A San Giorgio a Cremano, dopo i fatti del 5 marzo, il clima rimane tesissimo. Oltre ai volantini provocatori, è stato segnalato anche un altro episodio che ha scatenato l'ira della città. Il consigliere regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli ha reso noto "che i genitori degli stupratori hanno rivolto incoraggiamenti e applausi nei confronti dei loro figli". “Scene censurabili che vanno ben oltre l’accettabile. Io e altri colleghi ci costituiremo parte civile, abbiamo dato mandato all'avvocato Angelo Pisani per valutare gli estremi per l’avvio di un’azione legale che permetta di censurare l’atteggiamento di queste persone. Facciamo appello a tutte le associazioni legittimate sul territorio nazionale affinché si costituiscano parte civile nel procedimento, affiancandoci in questa battaglia”
“In base a quanto emerge da un articolo de Il Mattino", spiega l’avvocato Pisani, "i genitori dei tre stupratori avrebbero esaltato i figli con incoraggiamenti e applausi. Sto studiando gli estremi per un’azione che permetta di adire le strutture competenti per sollecitare l’intervento dei servizi sociali. Allo stesso tempo sto valutando gli estremi per procedere con un’azione volta a chiedere la revoca della patria potestà e della capacità genitoriale dei soggetti che hanno incitato e applaudito i figli, accusati di un reato particolarmente grave”.