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A Trieste, una donna di 49 anni, Martina Oppelli, affetta da sclerosi multipla dall'età di 28, ha diffidato l'Azienda Sanitaria Universitaria Giuliano Isontina dopo il diniego ad accedere al "suicidio medicalmente assistito", come annunciato dall'Associazione Luca Coscioni. "Vorrei morire col sorriso sul viso, nel Paese dove ho scelto di vivere, e dove ho pagato le tasse", afferma la donna in un video appello diretto ai parlamentari. Nel filmato, la 49enne aggiunge che il suo non è suicidio ma eutanasia e che presto potrebbe "essere costretta" ad andare in Svizzera per accedere alla morte volontaria assistita.