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Come tradizione, in Galleria Umberto, tra gli aghi di pino c'è chi appende la letterina a Babbo Natale chiedendo un fidanzato, una vincita, una gioia e... chi non ha bisogno di nulla
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Letterine di grandi e bambini appese tra gli aghi dell'albero di Natale allestito a Napoli in Galleria Umberto. Come tradizione vuole, tra i rami di quello che un tempo fu ribattezzato "Rubacchio", perché al contrario dello "Spelacchio" di Roma veniva spesso sottratto, i napoletani lasciano le loro richieste. Così tra i mille messaggi presenti c'è chi cerca un fidanzato, chi chiede a Babbo Natale una vincita al gioco o una gioia e chi, invece, va controcorrente, ringrazia e aggiunge: "Sono a posto".
Così tra un "No casi umani please" da parte di chi cerca l'anima gemella, tra uno studente che si accontenta di "Analisi anche con 18". il lavoratore che aspira a migliorare la propria posizione ("Non ti chiedo l'In...finito ma almeno l' In...determinato") e l'immancabile tifoso con "Napoli campione Ma mi basta che la Juve perda", si legge più ottimismo sui messaggi e i disegni indirizzati a Babbo Natale e lasciati sull'albero in Galleria Umberto.
Tant'è che c'è spazio anche per ringraziamenti per quanto ottenuto. Per questo fa notizia che fra le mille richieste che, in qualche modo danno anche un'idea dei problemi e delle priorità di chi, tra residenti e turisti, si appresta ad affrontare un nuovo anno, una mano anonima abbia lasciato quel "Sono a posto, grazie".