Michele Romeo ha iniziato la supplenza al liceo Einstein di Cervignano. Si definisce "intersessuale" e donna dal punto di vista emotivo e affettivo
Non è passato inosservato alla sua prima presenza nel liceo Einstein di Cervignano, in provincia di Udine, Michele Romeo, supplente trans di matematica e fisica. Originario della provincia di Taranto, residente a Trieste da 5 anni, sposato, ha una laurea in fisica teorica e un dottorato di ricerca in nanotecnologie. "Ho spiegato agli studenti che sono ermafrodito e che mi sento in parte donna e mi hanno accolto bene".
Romeo ha deciso di non vivere nella menzogna e di non nascondere la sua femminilità, presentandosi in classe con un filo di trucco, la borsa e gli orecchini. Non è alla sua prima esperienza in cattedra: l'anno scorso aveva insegnato per un periodo anche al liceo Oberdan di Trieste. Ama definirsi "intersessuale", una persona con caratteristiche anatomo-fisiologiche sia maschili che femminili. Ai suoi nuovi studenti ha spiegato subito la sua natura per uscire dall'imbarazzo: "Sono un ermafrodito, non inquadrabile nei due ambiti estremali che sono il maschio e la femmina. Non voglio fare interventi chirurgici perché non sono donna ma non sono nemmeno uomo, sono una persona che sta a metà e che ha trovato una buona collocazione del sé. L'unico ostacolo è il pregiudizio, dettato dalla carenza di cultura".
Una presentazione particolare quella del neo professore, che si dice contento di come i ragazzi lo abbiano accolto bene: "A meno che non siano stati bravi a mascherare le loro emozioni. Certo, si sono mostrati molto attenti e questo è indice di curiosità. Solo perché una persona indossa un certo vestito non è detto che dentro ci stia comoda. Quando un individuo sa quali sono i suoi gusti, con la testa libera da vincoli di sorta è consapevole di quello che è davvero. Io mi sento donna dal punto di vista emotivo e affettivo".