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I familiari, in segno di ulteriore vicinanza a Laura e ai suoi due figli gemelli, hanno accreditato un somma di denaro per contribuire ad affrontare le prime necessità giornaliere. Un aiuto arriva anche da Enel
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La burocrazia contro il dolore verrebbe da dire, anche se in questi casi è prassi. Da giovedì mattina la signora Laura Tanese, che ha perso il marito nell'esplosione della diga di Bargi, si è trovata con il conto in banca bloccato. Un fatto legato all'improvvisa morte sul lavoro del coniuge, Pavel Petronel Tanase, 45enne nato in Romania, di Settimo Torinese, che rischia però di mettere la famiglia ulteriormente in difficoltà.
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Così i familiari, in segno di ulteriore vicinanza a Laura e ai suoi due figli gemelli, hanno accreditato su una carta prepagata un somma di denaro per contribuire ad affrontare le prime necessità giornaliere. "Le serve soprattutto per affrontare le spese immediate - spiega Liliana Bancescu - come gli spostamenti da qui a Bologna".
Le offerte a sostegno della famiglia, ricorda Repubblica, si raccolgono anche nella chiesa ortodossa romena di via Einaudi, ma le Istituzioni si sono attivate anche con altre forme di supporto. L'Istituto comprensivo Settimo 2, che già aveva attivato il servizio di psicologia, si è dato disponibile a portarlo avanti. I servizi sociali sono stati allertati per la fase successiva all'emergenza, mentre il sindaco Elena Piastra ha già contattato l'Inail. "Lunedì mattina - spiega - incontreremo la famiglia per introdurla al percorso burocratico necessario".
Secondo quanto riportato dall'Amministrazione comunale, Enel Green Power, proprietaria dell'impianto, ha garantito che nell'immediato coprirà le spese degli spostamenti e si farà carico dell'assistenza psicologica.
Non c'è certezza sulla data dei funerali e sull'ipotesi di un eventuale svolgimento di funerali di stato. La mamma e il fratello di Pavel Petronel Tanase, intanto, devono ancora arrivare dalla Romania. "Quello che si spera - spiegano gli amici - è che si possa riavere il corpo al più presto".