L'episodio, avvenuto nel cortile della caserma, ha sollevato un polverone e imbarazzato il ministero della Difesa
Ci saranno conseguenze per il "balletto dei marinai", eseguito al termine del giuramento nel cortile della caserma delle Scuole sottufficiali di San Vito, in provincia di Taranto, che ha spopolato sui social e sul web. La marina militare ha avviato un'indagine e la tenente di vascello, che ha guidato la coreografia sulle note di Jerusalema, rischia la sanzione disciplinare della "consegna di rigore" per aver leso l'immagine della Forza armata. La donna si difende attraverso il suo legale: "Non ho fatto nulla di male".
L'episodio al centro delle polemiche - Nei giorni scorsi, al termine della cerimonia di giuramento di un corso di volontari in ferma annuale, presso la scuola sottufficiali della Marina di Taranto, i marinai - in divisa e inquadrati in plotoni nel piazzale della caserma - hanno eseguito la coreografia di un ballo di gruppo sulle note di Jerusalema, la hit dell'estate di moda su Tik Tok.
A prendere l'iniziativa e a guidare la coreografia di tutto il gruppo è stata la comandante del corso. Dal filmato si vede che l’ufficiale prima chiede di alzare il volume della musica, perché si sente poco, poi si mette a ballare, seguita subito da tutto il plotone, formato da uomini e donne. Tutti in divisa e col fucile di ordinanza sotto il braccio. Qualcuno ha ripreso la scena in un video, partito probabilmente da una chat, che è stato postato sui social e in poche ore è diventato virale, sollevando molte polemiche dentro e fuori la marina militare.
Le reazioni - I vertici della Marina Militare ha subito avviato un procedimento disciplinare contestando alla tenente di vascello di aver tenuto un comportamento "non consono e lesivo dell'immagina sua e della Forza armata", di aver promosso e partecipato ad un evento "deplorevole nella forma e nella sostanza". La tenente di vascello potrebbe anche rischiare il trasferimento immediato a La Spezia.
La difesa - "L'intento dell'ufficiale, madre di un bambino di tenera eta' e mossa dalle migliori intenzioni, è stato solo quello di rinfrancare lo spirito di tante giovani reclute sottoposte ad eccezionali precauzioni e ad isolamento dal resto del mondo" a causa dell'emergenza Covid - ha spiegato l'avvocato del tenente di vascello, Giorgio Carta - Sorprende che la scala gerarchica, per fatti assolutamente inoffensivi per l'immagine ed il prestigio della Marina militare, abbia invece ritenuto di avviare in tempo record addirittura un procedimento per la consegna di rigore, che è la più grave delle sanzioni di corpo, riservata quindi a comportamenti di massimo allarme e discredito".