A Mattino Cinque la testimonianza delle donne sfruttate in un call center e costrette a lavorare 6 ore al giorno per 92 euro al mese
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Uno stipendio mensile di 92 euro, una paga di 33 centesimi all’ora: ecco le condizioni da fame di alcune lavoratrici di un call center con sede a Taranto. Mattino Cinque ha raccolto le testimonianze di queste donne, madri di famiglia che sono state sfruttate e lese nella loro dignità di lavoratrici: “Adesso stiamo lottando, ma siamo rimaste senza lavoro” dice una delle centraliniste. “Quando mi sono lamentata, mi hanno detto questo è se ti sta bene, altrimenti quella è la porta”, racconta un’altra dipendente del call center che ora è stato chiuso. Le lavoratrici sfruttate si sono unite e hanno denunciato l’azienda, non solo per questi stipendi inaccettabili, ma per alcune pratiche lesive della dignità umana e professionale, come ad esempio le pause per il bagno decurtate dalla busta paga. “Non potevi fare due minuti di ritardo o andare 5 minuti in bagno che il contagiri smetteva di girare e ti scalavano minuti e ore”. Adesso però queste centraliniste si ritrovano senza un lavoro.