L'incasso supera del 13,4% quello dell'anno precedente. Il 36,8% va all'Italia centrale, il 27,9% al nord-est e il 18% al nord-ovest
Il 2023 ha portato nelle casse dei Comuni italiani "un consistente tesoro grazie agli incassi derivanti dall'imposta di soggiorno". Gli incassi, secondo l'Osservatorio nazionale di Jfc sulla tassa di soggiorno, hanno infatti raggiunto quota 702 milioni di euro, in crescita del 13,4% rispetto all'anno precedente e del 12,8% rispetto al 2019, anno pre-pandemia. A dicembre 2023 erano complessivamente 1.013 i Comuni nei quali i turisti si trovano a pagare l'imposta di soggiorno, oltre agli ambiti provinciali di Trento e Bolzano.
© Tgcom24
Tra i soldi incassati, il 36,8%, oltre 259 milioni di euro, è andato ai Comuni delle Regioni dell'Italia centrale, cioè Lazio, Toscana, Marche e Umbria; il 27,9% a quelle dell'Italia nord-orientale (Veneto, Emilia Romagna, Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia) con complessivi 196 milioni di euro, mentre all'Italia nord-occidentale (Piemonte, Valle d'Aosta, Lombardia e Liguria) sono andati 126 milioni, il 18% del totale, e all'Italia meridionale (Puglia, Abruzzo, Campania, Calabria, Basilicata, Molise) l'11,1%, cioè 78 milioni, oltre al 6,2% (43 milioni) alle due isole, Sicilia e Sardegna.