Terra dei Fuochi, il governo manda l'esercito per contrastare le ecomafie
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I militari saranno inviati nella zona al confine tra Napoli e Caserta. Intanto a Villa di Briano è stato trovato un bidone per solventi nei pressi della falda acquifera
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Il governo Letta ha dato parere favorevole all'impiego dell'esercito in Campania "per contrastare più efficacemente il fenomeno delle ecomafie nella zona al confine tra Napoli e Caserta". Lo ha annunciato il sottosegretario di Stato alla Difesa, Gioacchino Alfano, commentando le modifiche al testo del decreto sulla Terra dei Fuochi. "Una volta tanto - ha aggiunto - le forze politiche sotto state tutte d'accordo, o quasi, a offrire soluzioni concrete".
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"Quello che è accaduto sulla Terra dei Fuochi - ha proseguito il sottosegretario Alfano e coordinatore in Campania di Nuovo centrodestra - è il classico esempio di come far politica, non a suon di polemiche e cercando di denigrare l'avversario, ma mettendo a disposizione lo strumento legislativo migliore per risolvere l'emergenza". Per Gioacchino Alfano, "quello che gà era un buon decreto è stato migliorato con la partecipazione di tutte le forze politiche tranne l'astensione del Movimento 5 Stelle".
Bidone per solventi vicino falda acquifera - Intanto un bidone da 20 litri che presumibilmente conteneva solventi o idrocarburi è stato ritrovato a Villa di Briano, in provincia di Caserta, nel corso degli scavi condotti da Forestale e carabinieri alla ricerca di rifiuti tossici. Il fusto era in prossimità delle falde acquifere. Saranno le analisi a definire l'esatto contenuto del bidone. Sono stati trovati anche rifiuti solidi urbani, a testimonianza che probabilmente l'area era adibita a discarica.
Per la prima volta in Italia screening di massa - "Abbiamo deciso di investire in uno screening di massa. E' una situazione sperimentale ed la prima volta che accade in Italia". Così il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, a proposito del decreto sulle emergenze ambientali e industriali. "Abbiamo trovato 50 milioni", ha spiegato la Lorenzin osservando che sulle modalità e sui "target" oggetto dello screening "sta lavorando l'Iss, utilizzando anche medici di medicina generale e le reti territoriali".