I servizi segreti: "La minaccia jihadista non ha conosciuto flessioni, attenzione ai droni". Secondo gli 007 c'è anche il rischio di un aumento di casi di razzismo
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Il fenomeno dei "radicalizzati in casa" è uno degli ambiti che sta più impegnando l'intelligence. Lo rileva il Dipartimento delle informazioni per la sicurezza. Si tratta di un bacino "sempre più ampio e sfuggente" che richiede continuo monitoraggio per cogliere segnali del possibile passaggio "dalla radicalizzazione all'attivazione". Nel mirino anche i foreign fighter partiti per la Siria o l'Iraq che potrebbero aver mantenuto collegamenti in Italia.
Minaccia jihadista senza flessioni, attenzione ai droni - L'intelligence, nella relazione annuale del Dis presentata in Parlamento, riferisce che la minaccia jihadista "non ha conosciuto flessioni", come dimostrano "le numerose allerte su pianificazioni terroristiche da realizzare contro obiettivi occidentali". L'Isis, per gli 007, "si è mostrato ancora in grado di ispirare attacchi in Europa, suggerendone autori e modi". La propaganda jihadista invita a colpire con armi non tradizionali, come droni carichi di esplosivo da lanciare verso "eventi di massa o centri commerciali".
Sbarchi in calo per assenza di Ong e per l'azione dei libici - Nella relazione si sottolinea come il calo degli sbarchi di migranti sulle coste italiane - che ha fatto segnare una contrazione dell'80% nel 2018 - è dovuto alla "rafforzata capacità della guardia costiera" libica da un lato e alla "drastica riduzione delle navi delle Ong" davanti alle coste nordafricane dall'altro che, "di fatto, ha privato i trafficanti della possibilità di sfruttare le attività umanitarie" ricorrendo a barconi e gommoni fatiscenti e a basso costo. Sul calo ha inciso anche "il potenziamento dei controlli a sud della Libia, specie in territorio nigerino".
Rischio di aumento del razzismo in vista delle Europee - Per gli 007 c'è anche il rischio concreto che in vista delle elezioni Europee di maggio possano aumentare gli episodi di intolleranza nei confronti degli stranieri. I servizi segreti ricordano che già si sono registrati comportamenti "marcatamente razzisti e xenofobi" da parte di formazioni di estrema destra e "episodi di stampo squadrista".
Nell'analizzare il "dinamismo" della destra radicale, gli 007 parlano di una "pronunciata vitalità" di queste formazioni che per inserirsi nel tessuto sociale hanno fatto leva su una serie di iniziative propagandistiche e di protesta in particolare nelle periferie urbane, tutte incentrate "sull'opposizione alle politiche migratorie" nell'ambito di una mobilitazione più ampia che ha riguardato i temi della sicurezza, del lavoro, della casa.
Ed è proprio in questa azione che gli 007 intravedono dei rischi. "Tale attivismo, di impronta marcatamente razzista e xenofoba - scrivono infatti - si è accompagnato ad una narrazione dagli accenti di forte intolleranza nei confronti degli stranieri che potrebbe aver concorso ad ispirare taluni episodi di stampo squadrista, oltre che gesti di natura emulativa, e potrebbe conoscere un inasprimento con l'approssimarsi dell'appuntamento elettorale europeo".
Attacchi a tecnologie e know how italiani - Da parte di operatori esteri sono state registrate "iniziative tese a esfiltrare tecnologia e know-how" italiani o a "conquistare nicchie di mercato pregiate, come pure una persistente esposizione delle imprese italiane ad iniziative di spionaggio industriale". Sono inoltre emersi "tentativi di operatori esteri di alterare il quadro competitivo attraverso il sistematico storno di capitale umano ad alta specializzazione in forza a imprese nazionali, la studiata marginalizzazione del management italiano (anche nell'ambito di partnership e joint venture) e il ricorso ad azioni di influenza esercitate attraverso consulenti e manager 'fidelizzati'".