"Il fronte della minaccia più preoccupante è il reclutamento online", ha spiegato il sottosegretario alla presidenza del Consiglio
Per l'Italia sul fronte del terrorismo "la minaccia non è tanto quella di gruppi organizzati". Lo afferma il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano, secondo cui "un gruppo come quello che ha agito nell'attentato a Mosca, che non può non aver avuto una preparazione e dei supporti logistici, in Italia verrebbe intercettato prima". "Il fronte della minaccia più preoccupante - aggiunge - è il reclutamento online". Rischio di autoattivazione di lupi solitari? "Sì, come capitato in altri stati Europei", conclude.
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"L'Italia ha sempre mantenuto costante l'attenzione verso la minaccia terroristica, su più fronti", ha sottolineato Mantovano. "Su quello della sicurezza c'è molta attenzione sul comitato convocato per lunedì, ma rientra in una ordinaria attenzione. Così come periodicamente a distanza ravvicinata da 15 anni si riunisce il comitato che riunisce i vertici delle forze di polizia e di intelligence e punta a fare la prima cosa principale forse mancata anche a Mosca, cioè mandare in circolo le informazioni". "Sul fronte del contrasto al terrorismo - ha aggiunto - l'Italia realizza da anni un contrasto anticipato anche online, con sanzioni penali per chi organizza".