IN MANETTE UN 58ENNE

Stupra la figlia minorenne, spara al figlio e picchia la compagna: arrestato l'orco nazista di Tivoli

Il 58enne portato in carcere dalla polizia. La figlia si è confidata con la madre ed è partito il codice rosso. In casa trovati simboli nazi-fascisti

20 Giu 2023 - 19:22
 © agenzia

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A Tivoli la polizia ha arrestato un uomo di 58 anni accusato di aver abusato in maniera "reiterata" della figlia minorenne e di aver maltrattato la ex convivente di 42 anni. Ma l'intera famiglia viveva in un incubo perenne. Anche il figlio maschio (ora maggiorenne e uscito di casa) quando aveva 12 anni fu costretto a un ricovero in ospedale perché il padre gli aveva sparato alle gambe con un fucile a piombini. Una personalità violenta e prevaricatrice quella del 58enne suggellata anche da una forte simpatia al nazismo che è stata certificata dai numerosi cimeli trovati in casa.

Sono stati gli agenti della Polizia di Stato del pool specializzato nella violenza di genere e minori del Commissariato Distaccato di Tivoli - Guidonia, coordinati da Magistrati del Gruppo uno di questa Procura, a eseguire la misura cautelare in carcere emessa dal gip del Tribunale di Tivoli. I gravissimi delitti sono emersi grazie alla minorenne che ha avuto il coraggio di confidarsi e anche di chi l'ha ascoltata e sostenuta, a partire dalla madre, in questi difficili momenti. Essenziale è stata l'attivazione della rete del territorio che previene e contrasta la violenza di genere, con una immediata sinergia tra codice rosa integrato operativo presso l'ospedale tiburtino, gli appartenenti al pool specializzato del locale Commissariato e il magistrato di turno del Gruppo della Procura competente per questi reati che ha assunto l'immediata direzione delle indagini.

Violenze anche nella famiglia precedente

 Le indagini hanno consentito di accertare gravi indizi di colpevolezza nei confronti dell'uomo, autore di violenze ai danni della ex compagna da anni, oltre che delle violenze ai danni della figlia. La personalità violenta e prevaricatrice dell'uomo, senza rispetto alcuno per il genere femminile, consentiva di scoprire che in passato aveva riservato lo stesso violento trattamento anche nei confronti della precedente compagna e del loro figlio, oggi appena maggiorenne: a distanza di molto tempo la natura e gli effetti psicologici della violenza subita, anche da quest'ultimo nucleo familiare, sono apparsi agli Agenti, durante le audizioni, chiaramente evidenti, tanto che  ancora oggi sono ben vivi, anche in tale contesto, l'egemonia dominante dell'uomo e il terrore che ancora incute nelle loro vite.

Quanto raccolto nel corso delle indagini, anche grazie alle testimonianze e ai numerosi riscontri alle dichiarazioni apprese dalle vittime, ha consentito al gip del Tribunale di Tivoli l'emissione di un'ordinanza di applicazione della misura cautelare in carcere, ove la personalità dell'indagato viene descritta come "violenta, prevaricatrice e rivelatrice dell'incapacità di reprimere le pulsioni lesive dell'altrui integrità fisica e psicologica, oltre che indifferente ai legami familiari e della convivenza civile".

Forti simpatie nazi-fasciste

 Nel corso delle perquisizioni disposte a carico dell'indagato sono stati rinvenuti ulteriori, importanti elementi di riscontro a quanto denunciato dalle vittime, tra i quali alcuni preservativi nascosti in un orsacchiotto di peluche, un fucile a piombini con il quale in passato il 58enne ha colpito a una gamba il figlio all'epoca 12enne e simboli e pubblicazioni richiamanti l'ideologia nazista e del fascismo.

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