Sono queste le parole rilasciate a Mattino Cinque da Teresa Giglio, madre della vittima, in merito alla richiesta di archiviazione dell'indagine sui filmati
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Torna a far discutere la vicenda di Tiziana Cantone, la donna napoletana morta suicida il 13 settembre in seguito alla pubblicazione in rete di alcuni filmati che la ritraevano in rapporti intimi con alcuni uomini. Il 3 novembre, la procura di Napoli ha chiesto l'archiviazione dell'indagine nei confronti dei quattro uomini querelati dalla Cantone dopo la diffusione dei video hard. Questa mattina, la madre è intervenuta ai microfoni di Mattino Cinque gridando la sua collera.
"Mia figlia è stata uccisa per l'ennesima volta" - replica la donna in merito alla richiesta di archiviazione dell'indagine per mancanza di elementi sufficienti. Aggiunge che Tiziana era "una ragazza perbene e particolarmente sensibile" a cui erano state tolte la dignità e il rispetto dopo la diffusione di quei video.
Poco dopo, ha rilasciato una dichiarazione anche un'amica della giovane donna sostenendo che "ciò che è successo a Tiziana può accadere a chiunque e quel che sconvolge è che ancora non ci sia stata giustizia".