Torino, autobus finisce nel Po: morto l'autista
© Tgcom24
© Tgcom24
Il mezzo prima di precipitare ha investito tre pedoni, le cui condizioni non desterebbero preoccupazione. Non erano presenti altri passeggeri
Incidente a Torino dove un autobus turistico è caduto nel fiume Po, all'altezza di piazza Vittorio Veneto, inabissandosi parzialmente. L'autista del mezzo, Nicola Di Carlo, è stato recuperato grazie alle barche del circolo "Gli Amici del fiume" in stato di incoscienza, ma a nulla sono valse le manovre per rianimarlo: l'uomo è morto dopo l'impatto. Ancora poco chiara la causa che avrebbe provocato l'incidente.
© Tgcom24
© Tgcom24
"L'autista del bus stava andando a prendere una scolaresca delle elementari in gita a Torino". A dirlo è il comandante della polizia locale di Torino, Roberto Mangiardi, che coordina le indagini. Il bus avrebbe dovuto caricarli a bordo in piazza Castello. Alla scolaresca ora è stato trovato un mezzo alternativo per il rientro a casa. Si tratterebbe di una classe di bambini di Milano, che aveva organizzato il viaggio per visitare il museo Egizio di Torino.
Il mezzo, prima di precipitare in acqua, ha investito tre pedoni per poi sfondare il parapetto in pietra di corso Cairoli e finire nel fiume. Le persone travolte dal pullman sono state portate all'ospedale delle Molinette in condizioni che non desterebbero preoccupazione. Sul bus non erano presenti passeggeri. Sul posto sono intervenute diverse squadre di vigili del fuoco con i sommozzatori, oltre al 118 e alla polizia locale.
© Ansa
© Ansa
"Le indagini sono nella loro fase iniziale. In questo momento, qualsiasi ipotesi è azzardata". Lo ha detto il comandante dei vigili urbani di Torino, Roberto Mangiaradi, rispondendo ai cronisti dopo l'incidente. Il mezzo è stato recuperato ed estratto dall'acqua nella serata di mercoledì.
Al momento del recupero, l'autista era in acqua, fuori dal bus. Nicola Di Carlo aveva 64 anni. Titolare e fondatore della Di Carlo Tours, era originario dell’Abruzzo, ma viveva con la famiglia a Guglionesi, un comune nella provincia di Campobasso.
"Il mezzo - ha aggiunto - verrà posto sotto sequestro, verrà sottoposto a degli accertamenti tecnici, per quanto possibile con i danni riportati per verificare la funzionalità dell'impianto frenante. Su quelle che possono essere le cause del decesso sarà poi chi incaricato dall'autorità giudiziaria di effettuare l'autopsia, per poter capire il momento del decesso e le cause".