Giallo sull'eredità della pensionata milionaria di Torino, il mistero degli assegni da 500mila euro

Emergono altri dettagli sul caso di Pinuccia, la pensionata di Torino morta a 71 anni che ha lasciato 5 milioni di euro in eredità attualmente contesi da quattro persone. "Pomeriggio Cinque" mostra in esclusiva altre pagine dell'agenda su cui l'anziana avrebbe scritto il testamento per Enzo, l'uomo di cui si era invaghita. Il programma di Canale 5, inoltre, sottolinea che all'interno dell'agenda ci sarebbero stati anche 3 assegni, rispettivamente da 50mila, 200mila e 250mila euro, ma nessuno li avrebbe trovati.

 Il caso di Maria Giuseppina Rista appare sempre più complesso e ogni giorno si aggiungono nuovi tasselli. L'oggetto chiave di questa intricata vicenda sembra essere l'agenda su cui la pensionata annotava numeri e pensieri. Come mostra in esclusiva da "Pomeriggio Cinque", Pinuccia scriveva i risultati delle partite di calcio, i numeri delle vittime del Covid e alcune richieste per la Madonna. Oltre a questi appunti, sembra che l'agenda contenesse tre assegni circolari per un valore complessivo di mezzo milione di euro. Al momento, però, nessuno di questi è stato ritrovato.

 Pinuccia, anche se viveva in condizioni abbastanza precarie, possedeva un patrimonio di 5 milioni di euro che ora è conteso da quattro persone. Secondo nuovi dettagli che stanno emergendo, però, la sua eredità potrebbe avere un valore molto più alto. Gli oltre 40 appartamenti, i 5 locali, le diverse palazzine, le 3 autorimesse e i due conti corrente sarebbero solo una parte di questo enorme patrimonio. Tra i suoi possedimenti, infatti, ci sarebbe anche una villa di fine '800 a Manta, in provincia di Cuneo. A confermarlo ai microfoni di "Pomeriggio Cinque" è il vicesindaco della cittadina piemontese Pierfranco Margaria che spiega: "Appartiene alla signora Rista Giuseppina, l'ha acquistata nel 1975. Probabilmente c'è stato un problema di voltura catastale e, quindi, risulta ancora intestata alla precedente proprietà".