il personale sanitario nel mirino

Torino, punta la pistola alla testa del medico: "Salva mamma o ti ammazzo"

Tutta la scena è stata vista dall'infermiere che stava di fronte al dottore e che, terrorizzato, non ha aperto bocca. A denunciare l'episodio è stato il sindacato degli infermieri, Nursind

01 Apr 2025 - 11:15
 © Ansa

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Un uomo ha puntato una pistola alla testa di un medico del 118 intervenuto per il malore di una 83enne. "Se non salvi mia madre ti ammazzo", avrebbe intimato il figlio della donna al dottore. Il fatto è accaduto a Torino, in un alloggio delle case popolari di corso Grosseto, dove i sanitari erano intervenuti per soccorrere l'anziana che soffre di cuore.

Arma nascosta all'arrivo dei carabinieri

 Arrivati all'interno dell'abitazione, racconta La Stampa, hanno trovato la donna riversa sul divano e sono stati accolti dalle minacce del figlio. Poi, mentre il medico era di spalle, l'uomo ha estratto una pistola e gliel'ha puntata alla nuca. Tutta la scena è stata vista dall'infermiere che gli stava di fronte e che terrorizzato non ha aperto bocca. Quando sono arrivati i carabinieri, l'uomo ha nascosto l'arma nei pantaloni.

L'infermiere ha visto tutto

 La madre, poco dopo, è stata trasportata al Maria Vittoria con l'aiuto di un secondo equipaggio del 118, intervenuto per aiutare i colleghi a trasportare la paziente al piano terra. Una volta in ambulanza, l'infermiere ha spiegato quella scena: "Dottore mentre lei era di spalle, aveva una pistola alla nuca".

La denuncia del sindacato degli infermieri

 A denunciare l'episodio è stato il sindacato degli infermieri, Nursind. "Un equipaggio del sistema di emergenza territoriale, impegnato nel tentativo di rianimare una donna - dicono - è stato minacciato con armi da fuoco dai familiari, l'intervento dei carabinieri, giunti con quattro pattuglie ha consentito di evitare il peggio. L'episodio è emerso solo alcuni giorni dopo grazie alle voci circolanti tra gli addetti ai lavori, mentre il personale intervenuto non ha segnalato nulla. Sono ancora disattese le norme in materia di sicurezza", concludono dal Nursind.

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