udienza aggiornata al 4 luglio

Torino, al via il primo "processo per smog": accusati gli ex sindaci Appendino e Fassino

Il giudice ha chiesto ai pm un ritocco del capo di imputazione con riferimento ai danni per la salute dei cittadini, quindi ha aggiornato l'udienza pre-dibattimentale al 4 luglio

18 Giu 2024 - 17:40
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Due processi in due giorni per Chiara Appendino, parlamentare del Movimento 5 Stelle, chiamata a rispondere a vicende risalenti all'epoca in cui era sindaca di Torino. Dopo che, nelle scorse ore, la Corte di Cassazione si è espressa sui fatti di Piazza San Carlo, stabilendo che la pena dovrà essere ricalcolata e ridotta in appello bis, l'ex sindaca è di nuovo sotto accusa per inquinamento ambientale colposo insieme agli amministratori pubblici di Torino e del Piemonte che dal 2015 al 2019 hanno avuto una responsabilità rispetto alla tutela della qualità dell'aria. 

Il processo

 "Si tratta del primo processo penale in Italia di questo genere, nel quale viene contestato agli amministratori degli enti pubblici territoriali il reato di inquinamento ambientale colposo, che il legislatore ha introdotto nel 2015 per una più incisiva tutela dell'ambiente" sottolinea il Comitato Torino Respira. In passato, infatti, richieste analoghe di altre città italiane non avevano superato il vaglio del giudice. Nel dibattimento sono state presentate anche delle carte relative alle procedure di infrazione aperte contro l'Italia dalla Commissione Europea in materia di qualità dell'aria. Si tratta, come si è appreso a margine dell'udienza, di materiale depositato dalla procura, che ritiene di interesse alcune parti che riguardano il capoluogo piemontese. Il giudice, Roberto Ruscello, ha chiesto ai pm un ritocco del capo di imputazione con riferimento ai danni per la salute dei cittadini. Quindi ha aggiornato l'udienza pre-dibattimentale al 4 luglio.

Le parti

 È stata accolta la richiesta di costituzione di parte civile di Torino Respira, Isde e Greenpeace al processo per lo smog nel capoluogo piemontese che fra gli imputati - per il reato di inquinamento ambientale in forma colposa - annovera anche l'ex sindaco Piero Fassino e l'ex presidente della Regione Sergio Chiamparino. Non sono stati ammessi, invece, 7 cittadini e i rappresentanti di Giustizia climatica Ora, un comitato che è una emanazione del movimento Fridays For Future. L'udienza pre-dibattimentale è continuata con la discussione di due questioni preliminari sollevate dalle difese in merito alla composizione del fascicolo processuale. 

La denuncia del comitato Torino Respira

 L'esposto che ha dato impulso al processo è stato presentato ormai 7 anni fa. "È stato il frutto di una mia personale frustrazione: quella di un padre che vedeva crescere i propri figli e le proprie figlie in una delle città più inquinate d'Europa", spiega Roberto Mezzalama, presidente del comitato Torino Respira, che affida a un video le ragioni dell'iniziativa legale. "Sui siti di Comune e Regione - dice Mezzalama - c'erano già tutte le informazioni necessarie. Inoltre si parlava esplicitamente di morti legate all'inquinamento. Nonostante questo, le azioni intraprese dagli amministratori non sono mai state all'altezza della situazione e, anzi, si è utilizzata l'oggettiva difficoltà geografica di Torino come scusa". Nel filmato compare anche la dottoressa Simona Ferrero, medico all'ospedale Molinette, che sottolinea come "forti evidenze scientifiche dimostrano che l'inquinamento atmosferico danneggia gravemente la nostra salute anche a basse concentrazioni, tanto che nel 2021 l'Oms ha ridotto i limiti di soglia considerati pericolosi". Il comitato Torino Respira chiederà di costituirsi parte civile con l'avvocato Marino Careglio. 

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