Tre anni di carcere, per stalking, maltrattamenti, danneggiamento e accesso abusivo alla mail della ex
© ansa
A Torino, un uomo è stato condannato a tre anni di reclusione (sostituiti in detenzione domiciliare) per stalking, maltrattamenti, danneggiamento e accesso abusivo alla mail della ex moglie. Stando al Corriere della Sera, che riporta la notizia citando la motivazione della sentenza, firmata dal giudice estensore Milena Chiara Lombardo, l'uomo imponeva alla consorte "una serie di 'regole' cui la moglie aveva dovuto, suo malgrado, adeguarsi e che, pur nella loro banalità, avevano reso la vita di coppia fonte di sofferenza".
L'atteggiamento dell'uomo - descritto come "controllante, umiliante e aggressivo" durante e dopo il matrimonio - ha portato a diverse denunce, al processo e alla condanna.
Tra le regole imposte dall'uomo "il divieto di bere il vin brulé o di mangiare lo zabaione d'inverno, 'perché era un atteggiamento da vecchi'; di mettere il liquore nel gelato; di sedersi sul divano la sera a riposare mentre il marito lavava i piatti, unica attività domestica di cui si occupava perché non voleva acquistare una lavastoviglie". E ancora "il divieto di rimanere in pigiama, a casa, la domenica mattina. Anche il modo in cui tagliava il pane o sbucciava il salame non era 'consono', perché foriero di sprechi; continui erano poi i riferimenti al fatto che era 'grassa', motivo per cui non poteva fare degli spuntini tra pranzo e cena". Inoltre, "continue erano le correzioni, da parte dell'uomo, sul modo in cui parlava e sulla conoscenza della grammatica italiana".