La futura mamma è salita a bordo già in travaglio. Quando sono arrivate in ospedale la testina della neonata era già fuori: "Appena ho sentito il primo vagito - racconta l'autista - ho pianto"
Ivana Barison, tassista di Torino, in 13 anni di lavoro non aveva mai vissuto un'esperienza del genere: far nascere una bimba sul sedire posteriore della sua auto. "E' stata un'emozione fortissima - racconta - e quando è nata ho lasciato andare la tensione in un pianto di gioia". La piccolina si chiama Aalina, è nata domenica intorno alle 12.30, e tutto è andato per il meglio. "Quando siamo arrivati davanti all'ospedale e ci siamo fermati - dice ancora Ivana - le ho sfilato i pantaloni. La testina della bimba era già fuori. I sanitari sono arrivati subito dopo e devo ammettere che si sono dovuti occupare anche di me".
La corsa sul taxi - Domenica mattina, intorno a mezzogiorno, Ivana riceve una chiamata: la futura mamma voleva andare all'ospedale Sant'Anna, ma quando ha visto la donna era sicura che non sarebbe arrivata in tempo così ha optato per una struttura più vicina, il Maria Vittoria, sapendo che era dotata di un reparto di ostetricia. "Durante il tragitto - ricorda la tassista - ho cercato di mantenere la calma. 'Respiri', le dicevo, 'stia serena'". Ma già dopo poche centinaia di metri, la passeggera ha cominciato a esclamare "ho le spinte" e quindi il taxi si è diretto verso il Maria Vittoria, a clacson spianato e con uno straccetto messo a sventolare fuori dal finestrino per chiarire agli altri automobilisti che si trattava di una situazione di emergenza.
L'arrivo in ospedale - "Quando mi sono resa conto che non saremmo arrivate in tempo al Sant'Anna - racconta Ivana - mi sono diretta al Maria Vittoria segnalando l'emergenza agli altri automobilisti. Ho continuato a guidare cercando di rassicurare la donna e quando sono arrivata nel parcheggio dell'ospedale ho avvertito i medici che non ci sarebbe stato tempo per trasferirla all'interno perchè la bimba ormai stava nascendo".
Il primo vagito - La donna ha partorito dentro il taxi, ma per fortuna erano arrivate al pronto soccorso. "Eravamo al limite - ricorda Ivana - perché la bambina era già con la testa fuori. Ha spinto e ha partorito nella mia macchina, il primo vagito lo ha fatto nella mia macchina. E ho pianto, non lo nego. Quando sono entrata in pronto soccorso e sono uscita dalla macchina urlando che era un'urgenza, stavo cadendo io a terra perché l'adrelina era fortissima. Quando sono arrivata le gambe non mi reggeva più tanto, ero provata. Non è un'esperienza da tutti i giorni".