Una lite condominiale è degenerata in un'aggressione mortale a Volvera. Le vittime avevano 23 e 28 anni. Si fa strada l'ipotesi che il movente sia legato a una "ossessione' del killer nei confronti della donna.
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Una lite condominiale è degenerata in un'aggressione mortale a Volvera, in provincia di Torino. Andrea Longo, camionista 34enne, ha ucciso a coltellate una coppia di vicini, per poi togliersi la vita con la stessa arma. Le vittime, Chiara Spatola, di 28 anni, e Simone Sorrentino, di 23, avrebbe cercato di fuggire, ma l'uomo li ha raggiunti nel cortile della palazzina nella pianura torinese, a 25 chilometri dal capoluogo piemontese, colpendoli mortalmente. Si fa strada l'ipotesi che il movente sia legato a una "ossessione" del killer nei confronti della donna.
Il dramma si è compiuto in un condominio di via XXIV Maggio 47, a Volvera. Andrea Longo, 34 anni, camionista con alle spalle qualche precedente, ha suonato all'ora di cena al campanello dei vicini Chiara Spatola (28) e Simone Sorrentino (23). Secondo la prima ricostruzione, dopo un’animata discussione l’uomo ha estratto un coltello da sub, colpendoli più volte. I due ragazzi hanno tentato la fuga, ma Longo li ha raggiunti nel cortile, finendoli, quindi si è tolto la vita recidendosi la gola con la stessa lama. I cadaveri della coppia sono stati trovati nel cortile del caseggiato, un cascinale ristrutturato. Poco distante da loro c'era anche Longo, con la gola squarciata.
L’intervento dei carabinieri della Compagnia di Pinerolo e del 118 è stato inutile: quando i soccorritori sono arrivati, le tre persone erano già senza vita. Il movente è ancora al vaglio degli investigatori; alcune testimonianze parlano di liti pregresse e del progetto della giovane coppia di trasferirsi a Rivalta Torinese, ma si fa strada l'ipotesi che il movente sia legato a una "ossessione' del killer nei confronti della donna.
Simone e Chiara lavoravano entrambi: lui, Sorrentino, faceva il magazziniere, Spatola era operaia. Tra le sue passioni spiccavano le automobili; non a caso, sul suo profilo TikTok campeggia il logo della Abarth. Sebbene progettassero di costruirsi un futuro altrove, la giovane coppia era molto conosciuta a Volvera. Dopo il brutale omicidio, oltre ai loro genitori, decine di ragazzi si sono radunati davanti all’abitazione di via XXIV Maggio.