Dopo il video del pestaggio

Torture in carcere a Reggio Emilia, Piantedosi: "Inaccettabile" | Ilaria Cucchi: "Detenuti in condizioni disumane"

Nordio: "Sdegno e dolore". La denuncia del detenuto: "Temo possa risuccedere", il Garante per i detenuti avvia le verifiche sul caso

10 Feb 2024 - 19:03

"E' ovvio che non sono cose accettabili". Così il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi ha commentato il video shock che documenta il pestaggio di un detenuto nel carcere di Reggio Emilia. Piantedosi ha comunque sottolineato che "tutto deve essere accertato nelle sedi competenti, e quindi dare giudizi molto netti preventivamente è sempre qualcosa che deve avere un certo riguardo". Sull'episodio si è espressa anche la senatrice Ilaria Cucchi: "Ho visitato il carcere reggiano e ho trovato detenuti in condizioni disumane". 

La denuncia del detenuto

 "Devo ammettere che nonostante credo sia giusto denunciare quello che è successo, ho molta paura che possa risuccedere, anche perché quello che è successo quel giorno e quello che ho provato non lo dimenticherò mai. In queste notti non riesco a dormire perché ripenso a quanta paura ho avuto di morire e a tutta quella forza e violenza che è stata usata nei miei confronti mentre ero a terra e ammanettato". Sono le parole verbalizzate pochi giorni dopo il pestaggio del 3 aprile in carcere a Reggio Emilia nella denuncia del 43enne detenuto. A marzo dieci agenti di polizia penitenziaria saranno davanti al giudice per l'episodio.

Il Garante nazionale dei detenuti avvia le verifiche sul caso

 Il Garante nazionale dei detenuti sta effettuando ulteriori verifiche sul caso delle torture nel carcere di Reggio Emilia documentate in un video e sull'intero istituto. Al di là dell'inchiesta della Procura, il Garante punta ad approfondire le circostanze e il contesto complessivo in cui è emerso il singolo caso, per un'ampia verifica. Nei prossimi giorni potrebbe quindi essere prevista un'ispezione all'interno dello stesso istituto.
 

Garante detenuti Emilia Romagna: "Metodi illegali"

 "Le immagini del violento pestaggio di un detenuto nell'istituto penale di Reggio Emilia rappresentano una pagina nera della gestione carceraria nella nostra regione", sostiene il garante dei detenuti dell'Emilia-Romagna, Roberto Cavalieri,, alla luce degli episodi di violenza. Il garante, spiega una nota della Regione, contattato dal legale del detenuto dopo la denuncia agli agenti della penitenziaria, aveva già incontrato l'uomo, nel frattempo trasferito a Parma, per accertarsi delle sue condizioni. "Non si può che provare un senso di ripugnanza e dolore - prosegue Cavalieri - nel vedere uomini in divisa usare metodi non solo illegali ma che tolgono ogni sembianza umana a un uomo incappucciandolo, colpendolo con pugni e calci, rendendolo totalmente vulnerabile e indifeso".

Piantedosi: "Inaccettabile"

 "Fermo restando che tutto deve essere accertato nelle sedi competenti, e quindi dare giudizi molto netti preventivamente è sempre qualcosa che deve avere un certo riguardo, è ovvio che non sono cose accettabili. Ogni volta che una persona è ristretta, sotto la vigilanza di organi dello Stato, deve essere assicurata la dignità della persona in modo duplice rispetto alle normali condizioni". Lo ha detto il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi, a margine di una visita a Imola, rispondendo a una domanda sul video del pestaggio.

Cucchi: "Condizioni inumane"

 "Nella scorsa primavera ho visitato il carcere di Reggio Emilia, lo stesso dove si sono verificati i gravi episodi di tortura documentati in un video, proprio in seguito alla segnalazione di quel caso. È un carcere con diverse criticità, dove durante la mia ispezione ho trovato detenuti in condizioni disumane: alcuni con i propri escrementi nella stessa cella. Il problema in genere riguarda i nuovi arrivi, quelli maggiormente esposti anche al rischio di suicidio". Così la senatrice Ilaria Cucchi in merito all'istituto di Reggio Emilia.

Nordio: "Sdegno e dolore"

 "Provo sdegno e dolore, sono immagini indegne per uno Stato democratico. In attesa che la magistratura ricostruisca i fatti e accerti le responsabilità, voglio sottolineare come sia stata la stessa polizia penitenziaria a svolgere le indagini, su mandato della Procura. L'amministrazione penitenziaria tutta è la prima ad auspicare che si faccia luce fino in fondo sulla vicenda: siamo impegnati a garantire la legalità in ogni angolo di ogni istituto". Così il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, sull'inchiesta di Reggio Emilia, dove in carcere si sono verificati i gravi episodi di tortura documentati in un video.

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