L'episodio è avvenuto ad Altopascio, in provincia di Lucca. Un giovane si è autodenunciato ai carabinieri: per i militari sta in realtà coprendo un parente
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Uno sguardo a una ragazza. Sarebbe questo il banale motivo che ha portato un uomo ad aggredire, sferrando un pugno in faccia, un 75enne davanti a un bar di Altopascio, in provincia di Lucca. La vittima è stata portata in elisoccorso in codice rosso all'ospedale di Cisanello: ha riportato un trauma cranico con una vasta emorragia cerebrale. Ad autodenunciarsi un giovane, che si è presentato ai carabinieri sostenendo di essere l'aggressore. Ma secondo i militari, il ragazzo starebbe coprendo un parente. Prosegue dunque la caccia all'uomo.
Lo riporta La Nazione. L'aggressore è ricercato dai carabinieri e dalla polizia municipale, che hanno acquisito le telecamere di videosorveglianza della zona. I fatti sono avvenuti in piazza Umberto I intorno alle 10.30 di domenica 6 agosto, alla presenza di testimoni. Secondo la ricostruzione riportata dal quotidiano, il 75enne - ex commerciante in pensione - si è recato al bar per fare due chiacchiere con gli altri avventori. In estate l'uomo, originario di Montemurlo (Prato) ma da anni residente a Roma, torna infatti ad Altopascio.
I testimoni riferiscono che, mentre il 75enne era seduto all'esterno del bar, un giovane si è fermato lì davanti con la sua auto e ha fatto salire la fidanzata. Ha percorso pochi metri di strada per poi subito fermarsi. Sceso dalla vettura, è tornato indietro a piedi urlando all'indirizzo dell'uomo: "Perché guardi la mia ragazza?". Poi il pugno alla tempia, che ha fatto stramazzare a terra il 75enne, con tanto di sangue. Allertato il 118, è stato necessario l'intervento dell'elisoccorso data la gravità delle condizioni. La vittima è stata sottoposta a un delicato intervento chirurgico per ridurre il trauma cranico e l'emorragia cerebrale.
Come riporta La Nazione, nella serata di domenica si è presentato dai carabinieri un 30enne che sosteneva di essere l'aggressore. Ma secondo i militari, il giovane starebbe coprendo un parente. Le forze dell'ordine sono dunque sulle tracce di quello che ritengono il vero autore del gesto, che è subito fuggito. Dovrà rispondere di lesioni gravissime o, nell'ipotesi peggiore, di omicidio preterintenzionale.