A due passi dalla chiesa della frazione di Antella, un gruppo di persone stava festeggiando un compleanno facendo troppo chiasso. E così don Moreno ha reagito con uno scampanio notturno
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Duello a colpi sonori nella notte di giovedì 20 luglio ad Antella, frazione di Bagno a Ripoli (Firenze). Non stiamo parlando di una gara di freestyle tra rapper e nemmeno di un festival canoro: i protagonisti, che si sono sfidati a chi faceva più chiasso, sono gli avventori di un locale a due passi dalla chiesa e... il parroco del paese. Secondo le testate locali, un gruppo di persone - mentre festeggiava un compleanno - aveva alzato un po' troppo il volume della musica. E così don Moreno ha risposto a modo suo: grande scampanata poco dopo le 23 e schiamazzi della festa annichiliti. Con tanto di scuse del titolare del locale.
"La comunità ha diritto di riposare in pace" - Come spiega QuiAntella, i rintocchi delle campane sono durati ininterrottamente per cinque minuti, quel tanto che è bastato per dare un segnale al locale. "Erano ore che la musica era altissima. E non è la prima volta che accade", ha detto il parroco. "Nessuno è contro il locale, le feste e la musica, ma ci vuole rispetto e buon senso. Ieri notte si è davvero passato i limiti. La comunità ha diritto di riposare in pace", ha aggiunto.
Le scuse del titolare del locale - Messaggio perfettamente recepito dal titolare del locale, che si è subito scusato. "Mi dispiace per l'accaduto - ha detto a QuiAntella -. Avevo offerto il locale per una festa di compleanno. Ho avuto tutti i permessi dal Comune e mi ero accordato per una serata di musica senza eccessi". Ma le cose sono andate diversamente: "Alle 23.30 sono intervenuto arrabbiato e ho fatto spegnere tutto prima della mezzanotte. Ciò che è accaduto ieri sera mi ha convinto a non concedere più il locale per feste".
Le reazioni social - Meno contenti alcuni residenti del quartiere, che si sono svegliati di soprassalto chiedendosi il motivo di tali rintocchi. "Ma questo scampanare alle 23.10? Che si festeggia?", chiede una donna sul gruppo Facebook del paese. "Mi stavo facendo la stessa domanda", risponde un'altra utente. Poi qualcuno avanza l'ipotesi della "vendetta" contro la musica del locale, che trova riscontro il giorno successivo sui quotidiani locali. Tra chi sostiene il prete e chi invece stigmatizza il suo gesto, c'è chi prova a prenderla sul ridere: "Sentite, io non sono credente ma ricordo con piacere i film di Don Camillo e Peppone. Questo scampanio per ripicca alle 23 mi ha fatto sorridere".