Salvini: "Io sto con il commerciante". Un 29enne moldavo era entrato nella ditta in cui il titolare dormiva per evitare furti. Accolto dagli applausi al suo rientro in officina
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Un 29enne di origini moldave è entrato nella notte in una rivendita di gomme a Monte San Savino (Arezzo). Ma ad attenderlo ha trovato il titolare, che dormiva nell'azienda proprio per prevenire eventuali furti. Il proprietario non si è lasciato sorprendere e ha sparato al giovane, che è riuscito ad allontanarsi per raggiungere il cortile esterno, dove è morto poco dopo. Ora il titolare è deferito all'autorità giudiziaria per eccesso di legittima difesa.
L'episodio è accaduto intorno alle 4 di notte. Con il giovane rimasto ucciso c'era un complice, riuscito a fuggire. Il titolare, Fredy Pacini, avrebbe raccontato di aver sentito alcuni rumori, di essersi svegliato e di aver sparato d'istinto due o tre colpi di pistola. Il moldavo sarebbe riuscito a trascinarsi fuori dall'azienda dopo essere stato colpito al ginocchio e alla coscia, accasciandosi poi nel cortile.
Uno dei proiettili gli ha reciso l'arteria femorale provocando la morte. Secondo la ricostruzione dei carabinieri, il moldavo è uscito dal capannone dopo essere stato ferito dal primo sparo. Poi, una volta all'esterno, un secondo colpo lo avrebbe raggiunto e, probabilmente, ucciso. I due ladri cercavano quasi sicuramente le costose bici da corsa di cui Pacini è rivenditore autorizzato.
Gommista deferito dai carabinieri - Al momento Pacini è stato deferito (e non indagato come inizialmente era trapelato) dai carabinieri all'autorità giudiziaria in stato di libertà. Giovedì potrebbe essere ascoltato dagli investigatori per ricostruire anche con la sua versione lo svolgimento dei fatti.
Salvini: "Io sto con chi si difende" - Ha espresso la sua solidarietà verso il commerciante toscano il vicepremier Matteo Salvini, che annuncia: "Dopo il decreto Sicurezza, arriverà in Parlamento la nuova legge sulla legittima difesa. Io sto con chi si difende, entrare con la violenza in casa o nel negozio altrui, di giorno o di notte, legittima l'aggredito a difendere se stesso e la sua famiglia. Quel commerciante derubato più volte conti su di noi".
"Prigioniero" nella sua azienda dopo 38 furti - Il titolare della ditta aveva recentemente raccontato in tv di aver preso l'abitudine di passare la notte nella sua rivendita dopo aver subito molti furti: secondo la sua testimonianza, i ladri si sarebbero introdotti nei suoi locali per ben 38 volte in passato. In questa occasione, i ladri sono entrati sfondando il vetro e Pacini, arrivato in pochi minuti, ha sparato centrando uno dei due alla gamba.
"Li ho visti - ha raccontato Pacini, come riferisce la Nazione -, con il maglione a collo alto e un cappellino calato sulla faccia. Quando hanno capito che c'ero io sono scappati. Ma io sto vivendo in un incubo. La mia vita è stata stravolta, sto qui dentro tutto l'anno, per me non esistono ferie, non ci sono vacanze. Solo qui dentro. E' dura per me e per la mia famiglia. Solo nel 2014 ho stimato furti per oltre 200mila euro, tra biciclette e gomme". In un bar vicino all'officina parlano di "un uomo lasciato solo dalle istituzioni".
Il difensore di Pacini, l'avvocato Alessandra Cheli, frena sull'accusa di eccesso di legittima difesa e dichiara che "è troppo presto per parlare, dobbiamo ancora capire tutto", sottolineando che Pacini "non è in stato di fermo".
Applausi per il gommista al suo rientro in ditta - Pacini è rientrato intorno alle 12:30 in ditta, accompagnato in auto per riprendere le sue attività, ed è stato accolto da applausi e grida di approvazione da amici e conoscenti, che hanno urlato "bravo Fredy, bravo Fredy".