Scossa di magnitudo 5.2 poco dopo le 12.30. Quattro contusi e decine di case lesionate
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Torna l'incubo terremoto nel centro Italia dove alle 12.33 una lunga scossa di magnitudo 5.2 ha fatto tremare la terra da Milano a Firenze, da Venezia fino a La Spezia, passando per quell'Emilia già duramente ferita dal sisma. L'epicentro è stato registrato in Lunigiana, tra Fivizzano e Casola, in provincia di Massa Carrara, mentre l'ipocentro è stato individuato a soli 5 km di profondità. Il bilancio è di quattro contusi e decine di edifici danneggiati.
La macchina della protezione civile si è messa subito in moto e nei centri più colpiti sono arrivati vigili del fuoco e i volontari. Centri operativi sono stati aperti dai sindaci: a Casola, Fivizzano e Minucciano la gente non vuole passare la notte nelle abitazioni. La scossa principale ha avuto numerose repliche, oltre una settantina, tra cui alcune molto intense, come quella di magnitudo 4 registrata intorno alle 16.
Una persona colta da infarto - Il bilancio della scossa è di quattro contusi, tutti presentatisi al pronto soccorso con i propri mezzi, e una persona colta da infarto e trasferita in ospedale con l'elicottero. Uno dei quattro contusi è una donna in attesa di un figlio, scivolata mentre usciva di casa.
Nella notte altre 10 scosse - Sono state 10 le scosse di terremoto registrate nella notte in Toscana, nella zona della Lunigiana, colpita ieri da un forte sisma di magnitudo 5.2. Secondo i rilevamenti dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), la scossa più intensa è stata di magnitudo 3.4 alle 3:56. Le altre nove scosse hanno avuto magnitudo non superiore a 2.6. Non si hanno al momento informazioni di ulteriori danni a persone o cose.
Sabato atteso Franco Gabrielli - "Avevamo già avuto paura sabato, quando alle 20.40 c'è stata una scossa di 3.2", dice il sindaco di Fivizzano Paolo Grassi. Nel comune è arrivato, nel pomeriggio, il prefetto Francesco Paolo Tronca, capo dipartimento dei vigili del fuoco, venuto a verificare di persona come la protezione civile aveva reagito, per relazionare al ministro dell'Interno Angelino Alfano e al capo della Protezione civile Franco Gabrielli che domani arriverà nella sua provincia per coordinare gli eventuali interventi che dovessero rendersi necessari.
Decine di persone dormono in auto - Sono tanti gli abitanti dei comuni di Fivizzano e Casola in Lunigiana che hanno deciso di passare la notte fuori dalle proprie abitazioni. La paura ha spinto decine di persone a presentarsi nelle scuole aperte dal comune dove sono arrivate le brandine inviate dalla Protezione civile della Regione Toscana. Molti, però, preferiscono non allontanarsi dalle proprie abitazioni e dormire nelle loro auto.
Paura non solo in Toscana - I centralini dei vigili del fuoco e dei carabinieri hanno suonato in tutto il centro nord. Gente in strada soprattutto in Emilia Romagna: a Reggio è stata evacuata la sala dove stava parlando il ministro Idem. Stessa scena anche a Milano, a Piazza Affari, e a Firenze, dove in centinaia si sono riversati in strada.