Le chat via Whatsapp e Facebook dell'americana strangolata a Firenze potrebbero nascondere la chiave del delitto. La notte prima di morire la 35enne al night con le amiche
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Dov'è finito il cellulare di Ashley Olsen? Pare sempre più probabile che il telefonino nasconda la chiave per svelare il mistero dell'americana strangolata a Firenze, nel suo monolocale. Al suo interno potrebbero esserci chat via Whatsapp o Facebook che sarebbero fondamentali per capire con quali persone la donna abbia avuto i suoi ultimi contatti, prima della tragica fine.
Appare pressoché certo che la 35enne sia stata uccisa da qualcuno che conosceva. Al killer Ashley ha aperto la porta e sul suo corpo sono state trovate soltanto alcune escoriazioni, dovute probabilmente a un tentativo di difendersi di fronte al suo assassino. Ma nessun segno di violenza sessuale è stato riscontrato sul cadavere della donna che, al momento della scoperta, era nuda. Adesso è necessario far luce sulle ultime persone incontrate dalla donna al night club Montecarla, dove si incontravano abitualmente molti giovani, soprattutto stranieri.
Le amiche hanno detto che Ashley aveva bevuto parecchio quella sera e che non ha voluto tornare a casa con loro. Anche il barista ha detto di averla vista intorno alle 2,30. E dopo? Cosa è successo? Il ritrovamento del cellulare aiuterebbe molto le indagini: i messaggi via Whatsapp infatti, che lei utilizzava spesso oltre ai social da lei molto frequentati, non vengono memorizzati sui tabulati telefonici, su cui la polizia postale sta facendo le verifiche. Gli inquirenti stanno provvedendo anche ad analizzare il computer sequestrato dal monolocale di Ashley. Il fidanzato, il pittore 43enne Federico Fiorentini, sembra abbia un alibi credibile. Ma gli investigatori confermano che sono in corso altri accertamenti sul suo conto.