Carrara, carabiniere ucciso a colpi di arma da fuoco sul pianerottolo di casa
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L'omicida, un ex postino 72enne, dopo aver sparato è fuggito a piedi. Poco dopo si è costituito in caserma. "Ha rovinato i miei figli", ha detto ai militari
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Un maresciallo dei carabiniere di 47 anni, Antonio Taibi, è stato ucciso sulla porta della sua abitazione a Carrara, in una strada del centro storico della cittadina toscana. La vittima era in servizio nella caserma di Massa. L'omicida, Roberto Vignozzi, 72 anni di Carrara, ex postino, dopo aver sparato è fuggito a piedi. Poco dopo si è costituito. Il movente è legato ad un'indagine nei confronti dei figli dell'omicida.
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"Ha rovinato i miei figli" - Vignozzi, quando si è costituito, ha detto di aver ucciso il maresciallo dei carabinieri perché "ha rovinato i miei figli". Almeno uno dei due figli, infatti, avrebbe avuto problemi giudiziari probabilmente in seguito alle indagini del sottufficiale ucciso. Entrambi erano stati appenna condannati ad un anno di reclusione dal tribunale di Massa in un processo in cui erano entrambi imputati per reati relativi alla droga.
Uno dei due figli di Vignozzi, tra l'altro, è soprannominato 'Diabolik' ed è coinvolto nelle indagini su alcune rapine compiute da un uomo con il volto coperto da un passamontagna nero che lasciava scoperti solo gli occhi.
La ricostruzione dell'omicidio - Secondo la ricostruzione degli inquirenti, l'assassino avrebbe suonato alla porta dell'abitazione del militare, sposato con due figli, e avrebbe fatto fuoco appena lui è apparso sul pianerottolo. Per farsi aprire avrebbe usato una scusa, celando la sua vera identità. Poi Vignozzi è fuggito ed infine ha deciso di costituirsi.