Sloane: "A bordo faremo di tutto per evitare sversamenti in mare". Intanto la partenza della nave dal Giglio potrebbe slittare a martedì
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"Quando saremo in mare aperto, quelle 48 ore saranno le più difficili, mi preoccupa soprattutto di conoscere bene le condizioni del tempo". Queste le parole dell capo dell'operazione di rigalleggiamento e trasferimento a Genova della Costa Concordia, Nick Sloane. Quanto alle garanzie sui rischi di inquinamento ambientale chieste dal ministro francese Segolene Royal, "non si possono dare garanzie assolute", prosegue.
La situazione diventerà impegnativa dopo la punta nord della Corsica, dice a Repubblica. "Quanto alle garanzie sui rischi di inquinamento ambientale noi saremo a bordo e governeremo la situazione: sono fiducioso. Quando la nave lascerà il Giglio sara' nelle migliori condizioni". Questa operazione, continua Sloane, "è senza dubbio la sfida più difficile della mia vita, professionalmente la più complicata". E spiega come motiva il suo team: "confrontandoci di continuo, dialogando. Ogni giorno limiamo, correggiamo il programma".
In caso di maltempo, Sloane ha comunque previsto zone di navigazione più protette, non potendo il relitto fare affidamento su alcun porto durante il tragitto.
Gabrielli: "Non escluso uno slittamento della partenza a martedì" - Intanto il capo della protezione civile, Franco Gabrielli, ha fatto sapere che la partenza della Concordia dal Giglio potrebbe slittare a martedì. L'eventuale posticipo di 24 ore della partenza per Genova sarebbe dovuto sia alle condizioni meteo previste per lunedì sia ai rallentamenti alle operazioni di collegamento delle catene che devono sostenere i cassoni.