La tragedia della nave da crociera ha causato un calo delle presenze sull'isola toscana. Il sindaco: "Non ci ha lasciato nulla di buono"
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L'incidente della Costa Concordia è stato un naufragio anche per il turismo dell'Isola del Giglio. Secondo la Capitaneria di porto locale, negli ultimi due anni sono sbarcati 35mila turisti in meno. Un calo del 25% rispetto alle precedenti rilevazioni. Il sindaco, Sergio Ortelli, commenta: "Il naufragio non ci ha lasciato nulla di buono. Dopo tutti i rinvii, dovremo fare i conti con quella che si profila come la terza stagione compromessa".
Numeri impietosi - Gli effetti della tragedia del 13 gennaio 2012 quindi si fanno ancora sentire sull'economia del Giglio. Anzi, aumentano con il passare del tempo. I dati comunicati dalla Capitaneria evidenziano la diminuzione degli sbarchi sull'isola. Tra residenti e visitatori, nel 2011 (quindi prima dell'affondamento della nave) sono scesi al Giglio 211.753 passeggeri, di cui 150.133 solo tra giugno e settembre. Nel 2012, durante il periodo estivo, sono scesi a 143.845. Record negativo nel 2013, con 115.289 sbarchi nella stagione turistica. Ciò vuol dire che negli ultimi due anni sull'isola è sceso un passeggero su quattro in meno, 35mila in totale. Una diminuzione del 25 per cento.
Il sindaco: "Non ci ha lasciato nulla di buono" - Il primo cittadino del Giglio, Sergio Ortelli, si lamenta per la situazione. "Sono dati che confermano ancora una volta, se ce ne fosse bisogno, quanto diciamo ormai da tempo. La Concordia non ha lasciato niente di buono alla nostra isola. I turisti fidelizzati hanno preferito altre mete e l'isola sta pagando un prezzo fin troppo alto, dopo ciò che si è compiuto quella notte. Dopo tutti i rinvii a cui abbiamo assistito, dovremo fare i conti con quella che si profila come la terza stagione compromessa".