Siracusa, la sconvolgente morte di Emanuele Scieri
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L'accusa è omicidio volontario in concorso. L'allora parà di leva, fu trovato morto nella caserma Gamerra di Pisa il 16 agosto 1999. La madre: "Un po' di giustizia di voleva".
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Per la morte di Emanuele Scieri, la corte d'assise ha condannato gli ex caporali della Folgore Alessandro Panella e Luigi Zabara con l'accusa di omicidio volontario in concorso. Scieri, allora parà di leva, fu trovato morto nella caserma Gamerra di Pisa il 16 agosto 1999. I due ex militari sono stati condannati anche al pagamento delle spese processuali e all'interdizione dai pubblici uffici, oltre che al risarcimento dei danni. Soddisfatta la madre del parà: "Un po' di giustizia ci voleva".
La sera del 16 agosto 1999 - Alessandro Panella è stato condannato a 26 anni, Luigi Zabara a 18 anni. Entrambi erano a processo perché, secondo l'accusa i due, assieme a una terza persona, la sera del 16 agosto di 24 anni fa avrebbero obbligato Emanuele Scieri a salire sulla torre di asciugatura dei paracadute, dopo averlo picchiato e fatto spogliare. Il giovane sarebbe poi precipitato nel tentativo di fuggire.
Il fratello: "Scritta la verità" - "Mio fratello non ci sarà restituito ma adesso c'è una verità, quella che noi abbiamo sempre voluto, sia io che i miei genitori", ha detto Francesco Scieri, fratello di Emanuele. "Loro hanno lottato fino allo stremo per avere questa giornata così importante e finalmente una sentenza di condanna per i colpevoli, per quelli che hanno sbagliato. Noi volevamo la verità e così oggi è stata scritta una pagina di verità", ha aggiunto. Dopo la lettura della sentenza della corte d'assise , Francesco ha spiegato: "Purtroppo per come sono andate le cose non avevo nessuna certezza di una sentenza di condanna e quindi sarebbe stata un'ulteriore sconfitta. Ma oggi è un tassello importante se ci saranno altri gradi di giudizio".
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"Sono contentissima, un po' di giustizia ci voleva per tutti, per noi che abbiamo lottato ma anche per il Paese e per la società civile". Così Isabella Guarino, mamma di Emenuele Scieri, ha commentato la sentenza. "Abbiamo sofferto tantissimo sia per il dolore che abbiamo avuto sia per il muro di gomma che ci negava la verità e la giustizia. Il nostro è stato un dolore indescrivibile e insanabile".