Il rettore Luigi Dei vuole che la borsa di studio funga da incentivo per ridurre i fuoricorso. La premiazione avverrà forse nel giorno della strage del bus Erasmus in Spagna, per ricordare le tre studentesse dell'ateneo che hanno perso la vita
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Una borsa di studio da 500 euro a chi si laurea in tempo. E’ l’idea dell’Università degli studi di Firenze che a partire dal 2018 metterà in palio un assegno per gli studenti che non finiranno fuori corso. Sono 1.100 le borse di studio disponibili e potrà partecipare al bando chi ha conseguito il titolo triennale o magistrale in uno dei 128 corsi di laurea dell’ateneo fra novembre 2017 e dicembre 2018. La premiazione avverrà forse durante l'anniversario della strage del bus Erasmus in Spagna, dove sono morte anche tre studentesse dell'ateneo.
Chi sarà premiato Potrà partecipare qualunque studente dell’ateneo fiorentino che non è finito fuori corso e si è laureato fra novembre 2017 e dicembre 2018. Bisognerà candidarsi entro il 31 gennaio 2019 e le graduatorie saranno pubblicate a marzo. In palio, ci sono 1.100 borse di studio da 500 euro e come saranno assegnate lo spiega il rettore Dei a Repubblica: "Il prerequisito è aver terminato la carriera accademica nei tempi prestabiliti. Poi terremo conto, in ordine di priorità, del voto di laurea, della media ponderata degli esami e della condizioni economica dello studente in base all’Isee. In caso di ex aequo, il premio sarà assegnato al candidato con l’età più bassa".
Le borse a disposizione In tutto sono più di mille gli assegni disponibili, ma sono già stati ripartiti fra i corsi di laurea, in base alla percentuale di laureati che registrano. Primo fra tutti, Scienze dell’educazione, che può disporre di massimo 56 borse di studio, a seguire economia aziendale con 52, poi infermieristica con 50 e le 46 di medicina. A scalare, tutte le altre discipline. Un premio è comunque garantito a ciascun corso, in modo che nessuno resti escluso. Secondo i calcoli, circa un 30% dei ragazzi che si candidano dovrebbe ricevere il bonus.
Battaglia ai fuoricorso All’ateneo fiorentino preoccupano i numeri di chi non termina l’università nei tempi prestabiliti. Anche se secondo Almalaurea c’è una lieve inversione di tendenza: la percentuale dei laureati regolari è passata dal 40% al 42,2. Ma al rettore non basta e spiega l’iniziativa intrapresa: "Si tratta di un incentivo per spronare gli studenti a mettercela tutta per terminare il percorso in tempo. E’ la prima volta che lo facciamo, ma la scelta di destinare 550mila euro a questo progetto va in una direzione precisa. Vogliamo dare un segnale". Un altro passaggio importante della premiazione è che i vincitori saranno liberi di spendere i soldi come vorranno: "Potrà diventare uno sconto sulle tasse future, oppure potrà servire per acquistare dei libri, o dei tablet, o per contribuire a pagare un master all’estero, ma anche, semplicemente, per andare in vacanza", commenta Luigi Dei.
La premiazione Non è ancora stata decisa una data precisa per la consegna dei premi, ma c’è un anniversario doloroso e importante che il rettore vorrebbe ricordare: l’incidente del bus con a bordo gli studenti Erasmus in Spagna, nel quale sono morte 13 studentesse tra cui tre ragazze iscritte proprio all’università di Firenze. "E’ un gesto simbolico per delle giovani che avrebbero potuto partecipare al bando ed essere premiate, ma che purtroppo non possono farlo", conclude il rettore.