L'aggressore, un 51enne della Repubblica Ceca, è un sedicente artista già protagonista di episodi simili. Per colpire la pittrice ha utilizzato un ritratto della donna da lui stesso realizzato: "L'ho fatto per la mia arte"
Un uomo ha aggredito, tirandole una tela in testa, l'artista Marina Abramovic mentre usciva da Palazzo Strozzi, a Firenze, dove è in corso una sua mostra. E' successo poco dopo le 13 di domenica. L'aggressore, un sedicente artista 51enne della Repubblica Ceca già protagonista di episodi simili, è stato fermato subito dopo, mentre l'artista sta bene. Il quadro usato per l'aggressione sarebbe un ritratto della Abramovic dipinto dall'uomo.
L'aggressore è lo stesso che l'11 gennaio 2018 imbrattò una statua di Urs Fischer in piazza della Signoria a Firenze: quella volta ai vigili urbani disse di essere lui il vero Fischer. "Tra la folla - ha raccontato l'Abramovic - c'era un uomo che portava con sé un dipinto raffigurante il mio volto in modo distorto. Si è avvicinato guardandomi negli occhi e gli ho sorriso pensando che fosse un regalo per me. In una frazione di secondo ho visto la sua espressione cambiare e diventare violenta, venendo verso di me molto velocemente e con forza. I pericoli arrivano sempre molto rapidamente, come la morte stessa".
"Tutto ad un tratto - ha aggiunto l'artista serba - mi ha sbattuto in testa violentemente il quadro, intrappolandomi dentro la cornice. Tutto è successo molto rapidamente. Poi le guardie lo hanno isolato e fermato e il direttore mi ha portato nel retro del bar nel cortile di Palazzo Strozzi per tranquillizzarmi. Ero sotto shock". Poi, "la prima cosa che ho chiesto è stata: voglio parlare con lui, voglio sapere perché l'ha fatto. Perché questo odio contro di me? Tutti sono rimasti molto sorpresi che volessi parlare a questa persona. Ma io sono così. Non fuggo mai dai problemi. Li affronto. Quindi lo hanno portato da me e gli ho chiesto: 'Perché l'hai fatto? Qual è il motivo? Perché questa violenza?'. Non gli avevo fatto niente. Non l'avevo mai incontrato prima. Lui ha detto: 'L'ho dovuto fare per la mia arte'. Questa è stata la sua risposta".
"Per me - ha poi sottolineato - è difficile capire ed elaborare la violenza. E' la prima volta che mi succede una cosa del genere. E ancora non riesco a capire. Con la violenza sugli altri non si fa arte. Anche io sono stata una giovane artista non famosa ma non ho mai fatto del male a nessuno. Nel mio lavoro io metto in scena diverse situazioni e metto a rischio la mia vita. Ma questa è una mia decisione e stabilisco io le condizioni. Dopo tutto quello che è successo sono tornata in albergo. Ho fatto una doccia, mi sono cambiata la camicia e sono uscita di nuovo. In passato mi sarei arrabbiata per un fatto del genere, oggi invece provo compassione".
Immediata la reazione del direttore di Palazzo Strozzi, Arturo Galansino, che ha fatto sapere di essere "molto dispiaciuto per quanto è successo". Dopo l'aggressione, anche il sindaco di Firenze, Dario Nardella, ha voluto esprimere la sua solidarietà alla Abramovic. "Un uomo, non nuovo a questo tipo di gesti, ha colpito alla testa Marina Abramovic con una tela. Per fortuna lei non si è fatta niente e l'uomo à stato fermato. Solidarietà totale a Marina!", ha scritto il primo cittadino su Twitter.