è accusato di corruzione

Firenze, sequestrati 41 milioni di beni a uomo d'affari russo su richiesta Kiev: c'è anche un castello

L'imprenditore risulta indagato per reati, commessi in Ucraina, di corruzione di pubblici funzionari, frode ai danni di una società pubblica ucraina attiva nella commercializzazione di prodotti agricoli per un ammontare di oltre 60 milioni di dollari, e riciclaggio

29 Lug 2024 - 19:39
 © Tgcom24

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Sequestrati dalla guardia di finanza di Firenze beni per 41 milioni di euro a Alexey Fedorychev, 68 anni, imprenditore e uomo d'affari di origini russe, in passato inserito da Forbes tra i businessmen più ricchi di Russia, e fondatore della società Fedcom, specializzata nel commercio di fertilizzanti e materie prime, su richiesta di assistenza giudiziaria internazionale inoltrata dalla procura specializzata anticorruzione di Kiev, in Ucraina. I beni sequestrati, immobili (tra cui un castello del XII secolo in Toscana, Torre del Gallo) e quote societarie, sarebbero frutto del reinvestimento di proventi illecitamente accumulati. L'uomo d'affari, attivo soprattutto nel commercio di materie prime, è anche proprietario di porti, sponsor di squadre sportive (ex patron delle squadre di calcio Fc Dynamo Mosca e Fc Rostov, oggi sponsor dell'As Monaco Basket), investimenti nel settore chimico e dei fertilizzanti, sarebbe indagato per i reati, commessi in Ucraina, di corruzione di pubblici funzionari, frode ai danni di una società pubblica ucraina attiva nella commercializzazione di prodotti agricoli (grano, in particolare) per un ammontare di oltre 60 milioni di dollari, e riciclaggio.

Chi è Alexey Fedorychev

 Fedorychev, più precisamente, è un imprenditore russo-ungherese-monegasco, risiede a Monaco ed è cittadino ungherese e uruguaiano. Come detto, è attivo soprattutto nel commercio di materie prime, con investimenti nel settore chimico e dei fertilizzanti, ed è anche proprietario di terminal marittimi. 

I beni sequestrati sarebbero frutto del reinvestimento di proventi illecitamente accumulati. Fedorychev risulta indagato per i reati, commessi in Ucraina, di corruzione di pubblici funzionari, frode ai danni di una società pubblica ucraina attiva nella commercializzazione di prodotti agricoli per un ammontare di oltre 60 milioni di dollari, e riciclaggio.

Tutti fatti avvenuti a Kiev nel 2014, ma accertati nel 2017 e 2018, prima dello scoppio del conflitto russo-ucraino. I riscontri, spiega la procura, hanno consentito di acclarare che l'uomo d'affari, reinvestendo parte dei proventi illecitamente conseguiti, è arrivato a detenere, tramite una fiduciaria con sede nel capoluogo toscano, la titolarità dell'intero capitale della società proprietaria dell'iconico e lussuoso complesso della Torre del Gallo, a Pian dei Giullari, sulla collina di Arcetri, immobile da cartolina inserito in uno dei luoghi più prestigiosi e ambiti del capoluogo toscano, dove Fedoricsev risiede saltuariamente.

In particolare, spiega ancora la procura, tra i beni oggetto di sequestro figurano quote societarie, dal valore nominale di 3 milioni di euro, e quattro unità immobiliari, dal valore di quasi 38 milioni di euro, che saranno affidate a un custode giudiziario nominato dal Tribunale. Fedoricsev è difeso d'ufficio dai legali Michele Luzzetti e Michele D'Avirro. 

Il maxisequestro a Firenze

 In particolare, tra i beni oggetto di sequestro preventivo figurano quote societarie, dal valore nominale di 3 milioni di euro, e quattro unità immobiliari, dal valore di quasi 38 milioni di euro, che saranno affidate al custode giudiziario appositamente nominato dal Tribunale. E tra le proprietà sequestrate dalle fiamme gialle una delle strutture di maggior pregio a Firenze, Torre del Gallo, castello del XII secolo che domina la città e che era stato acquisito dal magnate russo.

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