Una giovane albanese racconta di aver subito lo stesso trattamento riservato dall'assassino a Cristina, trovata crocifissa a una sbarra e morta, come rivelato dall'autopsia, per emorragia interna. Intanto i carabinieri hanno individuato lo stesso dna per 3 episodi analoghi
© ansa
"Io conosco lui, mi ha fatto male". "Lui" è il maniaco, il serial killer che a Uggiano, pochi chilometri da Firenze, ha ucciso Cristina Zamfir legandola a un palo, come crocifissa. "Mi ha lasciato tutta nuda, mi ha rubato, messo mano così mi ha legato con... come si chiama? nastro adesivo bianco". Oggi questa donna ha deciso di collaborare con la polizia. Intanto, dopo l'esame del Dna, si fa strada l'ipotesi di un maniaco seriale.
Stesso Dna in 3 casi: ipotesi maniaco seriale - I carabinieri del Racis hanno individuato lo stesso Dna per tre episodi analoghi in cui, a Firenze e a Prato, un maniaco seriale ha aggredito e violentato, anche con sevizie, delle prostitute. Gli episodi risalgono a luglio 2011 (Prato), marzo 2013 (Ugnano) e 21 febbraio 2014 (Calenzano).
Il Dna è stato ricavato dalla saliva che il maniaco ha lasciato sul nastro adesivo usato per bloccare le vittime, al momento di strapparlo con i denti.
Sotto la lente altri due episodi - Dalle indagini dei carabinieri di Firenze emergono poi altri due episodi simili per caratteristiche e modalità. Si tratta di violenze a prostitute denunciate il 9 dicembre 2006 a Ugnano e il 3 ottobre 2009 a Calenzano. In questi due casi non ci sono risultati dal Dna, tuttavia gli investigatori dei carabinieri si sentono di riunirli agli altri tre proprio per le similitudini emerse con i racconti delle vittime.
L'autopsia: "Cristina morta per emorragia interna" - Un'agonia breve, poi la morte per emorragia interna. E' quanto emerge dall'autopsia effettuata sul corpo di Cristina Zamfir, il cui cadavere è stato trovato due giorni fa nella periferia di Firenze, a Ugnano, legato ad una sbarra che delimita una strada sterrata.
L'emorragia è stata causata dalla sevizia sessuale inflittale dal maniaco a cui magistratura e forze dell'ordine stanno dando la caccia.
Sempre dall'esame autoptico è emerso che la donna è morta nel giro di minuti: le lesioni interne e l'emorragia le hanno provocato uno choc traumatico tale da causare il decesso.